Domenica ci sarà il vertice europeo sulla crisi, promesso da Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, anche se molto probabilmente non porterà ad alcuna decisione specifica. Tanto basta, però, alle borse per chiudere la settimana con un bel rialzo dopo la brutta giornata di ieri, contrassegnata dalle voci e dai rumors che volevano il rinvio del summit e, soprattutto, segnalavano la mancanza di volontà da parte tedesca, oltre che olandese e degli altri paesi “virtuosi”, di prendere  decisioni in tempi rapidi sull’allargamento del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf), sul cui ammontare ormai le cifre sono tra le più disparate. Fatto sta che Piazza Affari chiude con un rialzo del 2,8%, mentre Francoforte segna addirittura un +3,23%, Parigi un +2,72% e Wall Street viaggia con rialzi superiori al punto e mezzo percentuale. L’Italia resta però al centro delle attenzioni, nonostante sia emersa la notizia che la Banca centrale europea, oltre ad aver indirizzato una lettera al governo italiano ad agosto, lo avrebbe fatto nello stesso periodo anche nei riguardi di Madrid. Ieri era stata Goldman Sachs, attraverso un’intervista di uno dei suoi responsabili a Cnbc, a segnalare quanto sia necessario che gli altri paesi europei aiutino il nostro Paese, dato che la questione “ormai ruota tutta intorno all’Italia”. Oggi, invece, la Commissione europea ha ricordato che non è ancora giunto da Roma il pacchetto di misure volte alla crescita: il famoso Decreto sviluppo che Silvio Berlusconi aveva promesso di presentare entro ieri e che invece è allo stato di una bozza su cui i ministri sembrano ancora scontrarsi riguarda i principali provvedimenti, che potrebbero contenere un concordato fiscale, un’addizionale Irpef per i redditi più alti, oltre che un provvedimento per far sì che lo Stato sia garante dei mutui per le giovani coppie. Nel fine settimana è probabile che i responsabili dell’esecutivo lavorino ancora per giungere a un testo definitivo, da presentare possibilmente entro la settimana (magari per mercoledì, data in cui pare ci sarà una decisione certa sulle misure da prendere a livello europeo contro la crisi), o al più entro il G-20 di Cannes, in programma il 3 e il 4 novembre.



Come ieri le banche erano state le protagoniste in negativo del listino Ftse Mib, oggi lo sono in positivo. Il titolo migliore è stato Unicredit (+6,62%), seguito da Intesa Sanpaolo (+6,4%), Mediaset (+5,03%), Fiat (+4,93%) e Banco Popolare (+4,81%). I titoli peggiori sono stati invece Enel Green Power (-2,33%), Ansaldo (-0,68%), Bpm (-0,35%), Parmalat (-0,25%) e Finmeccanica (-0,12%). Scambi molto intensi per Eni (+1,64%) dopo la scoperta avvenuta ieri di un importante giacimento di gas in Mozambico e per l’uccisione di Gheddafi che potrebbe ripristinare le estrazioni di petrolio e carburi nel Paese nordafricano.

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