È probabile che si sia entrati in una fase dove i giudizi delle famose agenzie di rating (la trimurti) vengono presi con beneficio d’inventario. Il giudizio sull’Italia con il suo declassamento di tre scalini, in fondo aspettato e in parte già stilato da Moody’s, non ha influito sui mercati, che dopo tre sedute in territorio negativo hanno reagito bene, sin dalla prima mattinata. Del resto, Il Fondo monetario internazionale, pur stilando un rapporto preoccupato della situazione economica, specifica che né l’Italia né la Spagna sono da considerare insolventi.
La reazione dei mercati è arrivata sin dalla prima mattinata con una’ottima apertura che si è rafforzata per tutta la giornata, tranne un breve ritracciamento verso mezzogiorno. C’era da considerare anche la spinta che ieri, nell’ultima ora di contrattazioni, ha dato Wall Street sulla base probabilmente delle comunicazioni del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha parlato di interventi e di un piano di ricapitalizzazione delle banche europee. I risultati di oggi, alla fine confermano che i mercati aspettano un messaggio. È pure vero che, nel giro di tre mesi, i problemi restano sempre sul tappeto, irrisolti. Ma è anche vero che, mentre tre mesi fa si faceva quasi finta che non stesse accadendo nulla, oggi banche centrali, stati, organismi internazionali sono impegnati a risolvere le questioni fondamentali.
Oggi ad esempio, per la prima volta dopo molte settimane, è arrivato un cenno di ottimismo dalla Grecia. Il Paese sembra bloccato e in subbuglio, i sacrifici da affrontare sono “lacrime e sangue”, tuttavia la “troika” comincia a intravedere una via d’uscita anche riguardo alla sesta tranche di aiuti. Poi c’è il problema delle banche europee, dove il caso più critico riguarda il colosso franco-belga Dexia, ma in generale è questo comprato che da settimane detta il tracciamento dei listini di tutta Europa. Anche su questo punto non sono mancate le rassicurazioni da parte francese e l’attenzione da parte della Bce. E restando sulla Bce si attende la riunione del board domani, quando si dovrebbe decidere la riduzione di un quarto di punto del tasso di interesse.
Sono queste le notizie che, se non risolvono i problemi di fondo, fanno vivere alla giornata i mercati, a volte con rialzi e poi con ribassi, tutti, in base alla volatilità attuale, abbastanza improvvisi.
Oggi, dopo appunto tre sedute in territorio negative, la chiusura delle Borse europee si può definire brillanti piazza Affari arriva a 14800 punti con un Ftse Mib che guadagna il 3,94%. Il Dax tedesco fa anche meglio e si rafforza del 4,42%. Così come il Cac 40 di Parigi aumenta del 3,92%. A piazza Affari, da sottolineare l’ottima performance della Fiat che ritorna a 4 euro con un incremento del 10%. Continua intanto il trend rialzista di Wall Street, pur dopo un’apertura in rosso.