«La situazione è grave. Il mercato ha perso fiducia nell’Italia. Le grandi banche europee, come Deutsche Bank e Barclays, hanno venduto i titoli di stato italiani in loro possesso. Tuttavia, l’Italia non è la Grecia. Infatti, le banche e le imprese sono solide, il settore privato è ricco e il Tesoro è arrivato a un avanzo primario nel bilancio pubblico. Credo che l’Italia riuscirà a superare la crisi, a patto che il debito venga ridotto e la crescita economica sia sostenuta da un piano di riforme», inizia così l’analisi di Tobias Bayer, corrispondente dall’Italia per il quotidiano tedesco Financial Times Deutschland, sulla difficile situazione che sta attraversando il nostro Paese.
Il livello raggiunto dallo spread tra Btp e Bund è tornato a livelli allarmanti. Debito pubblico a parte, però, i nostri fondamentali economici sembrano buoni: pensa che i mercati finanziari abbiano punito eccessivamente l’Italia?
L’Italia è stata punita eccessivamente. I dati fondamentali non sono cambiati, ma è come se i mercati finanziari si fossero “svegliati” e abbiano cominciato a trattare i titoli dei paesi periferici europei come fossero subprime, come se avessero a che fare con un debitore americano con una scarsa solvibilità. All’inizio dell’Unione monetaria, gli investitori hanno trattato i paesi periferici come se non ci fosse alcun rischio. Ma era un’illusione. Adesso, osserviamo il fenomeno contrario, in cui tutti gli investitori dicono: la Grecia ha manipolato i dati, Berlusconi è un buffone, dobbiamo vendere. C’è grande panico e la situazione è molto caotica.
Come è stato giudicato in Germania l’operato di Berlusconi? E che aspettative ci sono sul governo tecnico di Monti?
La Germania non capisce l’Italia. Per mia nonna, il vostro Paese è un sogno: Taormina è la città più bella del mondo; poi ci sono la cultura, la moda, la Ferrari, il gelato, la cucina, Al Bano e Romina Power, Sophia Loren. Insomma, un paradiso nel sud dell’Europa. Berlusconi? Non fa certo parte di questa immagine perfetta. È una contraddizione sconcertante. Come hanno potuto gli italiani votare per Berlusconi così tante volte? Si tratta di un uomo che controlla un imperio mediatico, che sembra passare più tempo in tribunale che a Palazzo Chigi e chi si diverte con ragazze giovani. A causa di Berlusconi, l’Italia è diventata ridicola. I tedeschi non si rendono conto che Berlusconi è un grande imprenditore. Per loro questo non è importante. Per quanto riguarda Mario Monti, è un personaggio conosciuto, un Professore rispettabile. Sarà “Super Mario”? La Germania non si aspetta un miracolo…
Pensa che l’Italia sia di fatto un Paese commissariato? O un Paese in cui la classe politica è incapace di prendere le decisioni che sarebbero necessarie?
Mi dispiace dirlo, ma purtroppo la verità è che l’Italia si trova sotta la tutela dell’Ue e della Bce. Per quanto riguarda la classe politica, è difficile dare un giudizio. Con le manovre d’estate e la legge di stabilità, l’Italia ha cercato di reagire, ma permane una mancanza di fiducia. La mia impressione è che la politica italiana sia dominata da uomini vecchi con i capelli grigi che litigano ogni giorno.
Parte degli italiani vede questo governo tecnico come un’imposizione dei partner europei e dei mercati e avverte il pericolo che il nostro Paese possa essere “saccheggiato”, con il passaggio di banche e imprese importanti in mani straniere. Cosa ne pensa?
L’Italia non ha bisogno di un governo tecnico per essere “saccheggiata”. Se ricordo bene, i francesi hanno comprato Bulgari e Parmalat senza bisogno di Monti come Presidente del Consiglio. In ogni caso, il Governo Berlusconi avrebbe dovuto cominciare a scendere a patti con la Cina. Banche in mani non più italiane? Mi sembra che questo scenario sia un incubo per gli italiani. Ma in passato le cose sono andate diversamente. Ricordatevi: è stata Unicredit a “mangiare” Hvb, una banca tedesca, non il contrario.
Qual è in generale il giudizio in Germania sull’Italia come partner europeo sia politico che economico?
L’Italia è un partner economico importante per la Germania: la bilancia commerciale ne è la prova. La dimensione politica è diversa: il governo Prodi e poi quello D’Alema affermavano la tradizionale posizione italiana a favore dell’Europa e della Germania. Berlusconi, invece, ha preso una posizione dissonante: la sua relazione con Putin era più importante di quella con Schröder o Merkel. E su diversi temi chiave (l’Airbus militare, il mandato d’arresto europeo, la guerra in Iraq), l’Italia e la Germania non erano più d’accordo. Monti potrebbe ricreare amicizia fra Roma e Berlino.
La Germania ha senza dubbio un ruolo di leadership nell’Ue e nell’Eurozona. Dove intende portarci? Alcuni voci la vorrebbero pronta a lasciare l’Euro per tornare al Marco, altre dicono che stia studiando una doppia moneta: cosa farà?
Lasciare l’Euro? Doppia moneta? Non credo. La Germania non ha trovato ancora la via giusta. Il premio Nobel Joseph Stiglitz ha detto che o l’Europa diventerà più integrata o l’Euro fallirà. Berlino sta tentando di trovare una via di mezzo. Ma non sarà possibile farlo: alla fine ci sarà un’Europa più unita. Forse con gli eurobond che piacciono tanto a Tremonti.
(Lorenzo Torrisi)