Il presidente degli Stati Uniti attacca il Partito repubblicano: è colpa loro se è fallito il tentativo della commissione deficit che doveva dare il via libera ai tagli. Assicura però che la situazione è differente da quella dello scorso agosto e che nessun default è imminente come invece si temeva questa estate. Le proposte del taglio del deficit prevedevano un taglio di 1200 miliardi di dollari alle spese, ma i repubblicani si sono opposti. Per Obama, troppi esponenti di quel partito non hanno voluto un compromesso e adesso il presidente minaccia di ricorrere al veto per spingere i parlamentari a un accordo. I tagli previsti erano frutto di un accordo stipulato ad agosto sull’aumento del tetto di spesa del governo. Obama ha ricordato di aver proposto un piano da 3mila miliardi di dollari e altre proposte bilanciate, a cui gli esponenti del Partito repubblicano si sono opposti. Il problema è ancora una volta l’aumento delle tasse per i più ricchi a cui i repubblicani si oppongono, ma anche i piani di programma di assistenza che invece i democratici non vogliono tagliare se non con un aumento dell’imposizione fiscale per i cittadini più ricchi. Poi la riassicurazione di Obama nei confronti dei mercati: “Non siamo nella situazione della scorsa estate: non c’è alcun default imminente per gli Stati Uniti” ma “in un modo o nell’altro taglieremo il deficit”. Conseguenza di questa situazione è stato l’immediato crollo dii Wall Street registrato ieri: Standard&Poor’s e Moody’s intanto confermano la loro opinione sulla sostenibilità del debito americano e cioè la valutazione AA+. Secondo S&P, “L’incapacità della commissione di raggiungere un accordo su misure per stabilizzare il debito americano in rapporto al pil è in linea con la nostra decisione di abbassare il rating lo scorso 5 agosto. Ci attendiamo che un tetto alle spese discrezionali resti in atto”. Moody da parte sua conferma il suo, di rating: AAA. Intanto le Borse europee dopo la disastrosa giornata di ieri aprono in positivo.
Piazza Affari che ieri era stata la peggiore d’Europa con una perdita di quasi il 5%. ha aperto oggi leggermente in positivo: a inizio seduta il Ftse Mib sale dell’1,2% a 15.409 punti, il Ftse All-Share guadagna lo 0,9% a 14.678 punti. Invariato sostanzialmente lo spread.