Il picco dell’oltre 4%, raggiunto alle 2 del primo pomeriggio, piazza Affari non l’ha mantenuto nel corso della giornata. La Borsa italiana, come tutte le altre Borse europee, ha ritracciato un poco, ma sostanzialmente la giornata è stata buona, con mercati più convinti e meno incerti, soprattutto per la decisione (veramente inaspettata) del nuovo Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, di abbassare il tasso di interesse di 25 punti, portandolo all’1,25% rispetto all’1,50% che aveva stabilito Jean Claude Trichet. In chiusura, Milano ha realizzato un rialzo del Ftse Mib del 3,23%, riportandosi a 15768 punti. Anche lo spread, sebbene sempre sopra i 400 punti, è sceso. Bene anche il Dax di Francoforte che sale di oltre il 3%, quasi sugli stessi valori del  Cac 40 francese. Sta andando bene anche Wall Street, che ha aperto subito in territorio positivo, al contrario delle Borse europee di questa mattina.



La decisione di abbassare il costo del denaro è stata presa all’unanimità dal board della Bce, ha detto poi Draghi nella sua prima conferenza stampa nel ruolo di Presidente. I mercati, anche se consapevoli che i problemi dell’economia mondiale e della crisi finanziaria sono ancora tutti sul tappeto, hanno preso questo “fatto”, come il primo fatto di discontinuità e di decisione da parte della Bce dopo tre mesi di tergiversamenti, cincischiamenti e incertezze. Nello stesso tempo, il pre-vertice europeo, che ha preceduto il G20 di Cannes, ha affrontato il problema della Grecia con uno spirito diverso. Il risultato è che il referendum di dicembre sull’accettazione delle misure contro la bancarotta è stato annullato e non ci sarà più e, verosimilimente, si andrà politicamente verso un governo di larghe intese tra maggioranza e opposizione. In un primo tempo si era parlato di dimissioni di George Papandreou, poi la notizia è stata smentita. È probabile che un governo di larghe intese, oppure di transizione,  sia il passaggio verso nuove elezioni.



Anche per l’Italia, la giornata è stata discretamente positiva, in quanto il maxi-emendamento del Governo sembra sia stato ben accolto dall’Unione europea. Restano le incertezze politiche, di cui a Cannes arriva l’eco. Ma il quadro complessivo, rispetto solo a ieri sera, è diverso e leggermente migliorato.

Ora si deve vedere come gli interventi nel programma di Berlusconi saranno accolti dalla maggioranza, che sembra perdere alcuni pezzi, nonostante le smentite di Angelino Alfano. Insomma, i mercati hanno visto in tutto questo un passo avanti, considerando anche che tra Stati Uniti e Europa si va verso un accordo sulla tassazione nelle transazioni finanziarie e probabilmente alcune riforme del mercato.



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