Mercati incerti, poche contrattazioni. Una debolezza che può essere spiegata con l’attesa delle decisioni del G20 in corso a Cannes e dove si discute di molte cose, tra cui ovviamente la situazione italiana. In mattinata piazza Affari aveva registrato un rialzo di quasi un punto e mezzo in percentuale. Anche le altre Borse europee andavano bene. L’eco delle discussioni di Cannes era arrivata nella notte, su contrasti tra tedeschi e francesi, spalleggiati sembra da italiani e anche dagli americani, sul ruolo che deve assumere la Bce. Deve trasformarsi come la Fed? Sì, secondo i francesi, assolutamente no secondo Angela Merkel, anche perché i maggiori contribuenti della Banca centrale europea sono proprio i tedeschi.



Ma quello che al giro di boa sembra abbia fatto scivolare le Borse europee in territorio negativo è la questione legata a una sorta di “commissariamento” dell’Italia da parte del Fondo monetario internazionale. Ancora adesso non si capisce se il Fondo monetario verrà per imposizione, ogni tre mesi, in Italia per verificare l’attuazione delle misure annunciate o se il monitoraggio è una scelta italiana. Secondo fonti Ue non ben precisate, sarebbe stata  imposta all’Italia questa verifica trimestrale. Ma il governo italiano ha subito smentito. Un mezzo chiarimento è venuto da una dichiarazione di Herman Van Rompuy: “L’Italia ha invitato l’Fmi a valutare ogni trimestre l’attuazione delle misure annunciate. Ma ha soprattutto dato alla Commissione Ue la missione di verificare le misure in modo dettagliato e di vigilarne l’esecuzione. Questo è molto importante per la credibilità”.



Se tutto questo sia frutto di un accordo o di un invito italiano si interrogano i mercati. Mercati che, secondo il presidente Josè Manuel Barroso, sono dubbiosi: “Bisogna essere obiettivi. Ci sono dubbi sui mercati che l’Italia attui tutte le riforme e gli impegni”. Van Rompuy ha pure aggiunto che la situazione dell’Italia è completamente diversa da quella della Grecia”. E infine: “Non abbiamo messo l’Italia nell’angolo, non è un diktat”. Lo stesso ha detto poco fa il presidente francese Nicolas Sarkozy, confermando il monitoraggio sull’Italia.

Orientarsi in questa serie di dichiarazioni è abbastanza problematico. In tutti i casi il monitoraggio ci sarà e ovviamente sarà oggetto di interpretazioni contrapposte. Probabilmente non è solo questo il fatto che ha provocato la virata in territorio negativo delle Borse europee. L’attesa delle decisioni del G20, i dati macroeconmici americani, con gli indici di una disoccupazione che si riprende troppo lentamente, spiega sia il rosso delle Borse europee (con Milano al -1,61%), sia l’apertura negativa di Wall Street.



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