Riforma delle pensioni, ritorno dell’Ici attraverso l’Imu e nuove tasse come le accise sui carburanti. C’è tutto questo (e non solo) nella manovra varata dal governo Monti. Ma proprio grazie agli ultimi emendamenti presentati ieri è stata inserita anche un’esenzione da una tassa che pesa su tutti i titolari di conto corrente bancario: l’imposta di bollo annuale. Viene infatti eliminato il bollo sui conti correnti bancari e postali con giacenza media annuale inferiore a 5.000 euro. Si tratta di un risparmio di 34,20 euro. L’esenzione varrà, però, solo per le persone fisiche. Diversamente ci sarà invece un aumento del bollo a 100 euro dagli attuali 73,8. Ma come si fa a capire se si avrà diritto a questa esenzione? Vitaliano D’Angerio, giornalista di Plus 24, inserto settimanale de Il Sole 24 Ore, ci spiega che «normalmente a fine anno le banche già calcolano qual è stata la giacenza media di un conto corrente». Tuttavia, non tutti gli istituti di credito fanno pagare l’imposta di bollo a fine anno. L’addebito può avvenire anche con cadenza mensile (2,85 euro) o trimestrale (8,55 euro). Come fare dunque dato che l’imposta è dovuta o meno in base alla giacenza media annuale? «In questi casi – spiega D’Angerio – ove possibile conviene richiedere alla propria banca l’addebito a fine anno, in modo da pagare solo se necessario. Viceversa, penso che saranno le banche stesse a studiare meccanismi di compensazione nel caso si sia già addebitata l’imposta che non andava versata».
Questa mossa del Governo si lega in qualche modo alla polemica emersa nei giorni scorsi circa il limite posto a 1000 euro (soglia inizialmente fissata a 500 euro) per il pagamento cash delle pensioni, che di fatto obbligherà molti pensionati sprovvisti di conto corrente bancario ad aprirne uno. «In effetti – riconosce D’Angerio – vista la soglia della giacenza media fissata si potrebbe pensare che sia in modo per “compensare” questo obbligo. A questo proposito bisognerà vedere anche quali saranno le effettive misure annunciate dall’Associazione bancaria italiana, che ha promesso di studiare entro marzo 2012 conti speciali a zero spese per i pensionati meno abbienti».
Della nuova norma non vedranno benefici le imprese, che anzi subiranno un aumento della loro imposta di bollo a 100 euro. «Le aziende solitamente hanno più di un conto corrente, credo quindi cercheranno di razionalizzarne il numero in modo da non avere più spese».
Al di là del bollo sui conti correnti bancari, la manovra di Monti, già nel testo originario approvato dal Consiglio dei ministri del 4 dicembre scorso, prevede un’imposta sui titoli finanziari proporzionale all’importo detenuto, che si estende oltre i dossier titoli detenuti in banca. «Bisognerà verificare bene il testo definitivo della legge, ma per ora possiamo dire che ne saranno esclusi i fondi pensione e sanitari. Molto probabilmente saranno esentati anche i conti deposito, mentre dovrebbero essere sottoposte a imposta di bollo le polizze vita finora rimaste escluse».