Apertura delle Borse e spread che vola immediatamente sopra i 500 punti base. Le indicazioni di primo mattino fornite dalla piattaforma Bloomberg indicano infatti un differenziale tra Btp e Bund a quota 518,6 punti. Sale anche il rendimento del titolo decennale che arriva al 7,05%. Venerdì lo spread aveva chiuso a quota 474 punti e il rendimento era al 6,59%. Ci sono anche dei motivi tecnici da considerare, in questo nuovo record negativo del differenziale fra titoli italiani e tedeschi: si tratta infatti di uno scatto legato all’aggiornamento dei titoli di riferimento. Come spiega a IlSussidiario.net un esperto finanziario, “il cambio di riferimento del corrispettivo italiano del Bund ha determinato un rilancio per motivi tecnici. In questo momento viaggiamo sopra i 500 punti base e ciò determina una situazione di grave stress per l’Italia in quanto Stato e per il suo sistema finanziario”. Chiediamo allora se è possibile fare previsioni a breve, se lo sforamento di quota 500 punti rimarrà tale o è possibile sperare in una discesa: “In questo momento” ci dice l’esperto “c’è una volatilità molto forte a seconda delle dichiarazioni dei vari leader internazionali o delle notizie di fonte economica che arrivano dagli Stati Uniti. Una previsione a stretto termine non si può fare”.
Va poi considerato il particolare periodo temporale in cui ci troviamo, con l’avvicinarsi della fine dell’anno: “In questo momento c’è da tenere conto dell’effetto stagionale. Siamo vicini alla chiusura dell’anno, per cui molte banche hanno già chiuso i book, i gestori probabilmente hanno già chiuso le posizioni e quindi gli scambi sul mercato sono ridotti. La situazione rimane comunque critica, bisognerebbe fare una previsione sul 2012, ma anche in questo caso ci sono variabili economiche davvero importanti a partire dall’euro su cui nonostante quanto si sia detto ultimamente il lavoro da fare è ancora molto”. Ragionando appunto sulla fine dell’anno e gli ultimi avvenimenti, a una prima occhiata magari superficiale sembra che la manovra del governo Monti non abbia determinato alcun effetto positivo sui mercati. Chiediamo all’esperto se condivida questa impressione: “Al momento” ci dice “l’effetto della manovra Monti sul mercato è stato praticamente nullo. Si è capito che il 2012 sarà un anno di crisi economica. L’unica cosa che può rassicurare i mercati è che l’Italia torni a crescere, ma non è quello che avviene grazie a questa manovra”.
Dunque l’andamento del mercato rimarrà negativo anche nel prossimo futuro? “Il risultato ottenuto dalla manovra al momento è di ottenere uno 0,5-0,6% del Pil come impatto recessivo senza fare tagli e senza stimolare la crescita. La manovra, probabilmente, ha solo peggiorato la situazione. Abbiamo un governo credibile e spendibile a livello internazionale a differenza del precedente, ma dal punto di vista delle riforme strutturali e del taglio della spesa non c’è niente, e in questo senso il messaggio che è arrivato ai mercati non è incoraggiante”.