Standing & Poor’s colpisce ancora e il risultato si sente subito: spread in risalita decisa dopo il buon risultato di ieri e Borse che vanno allegramente giù. S&P’s ha deciso questa volta di mettere in credit watch negativo quindici nazioni in tutto, tra cui ovviamente anche l’Italia. Ma cosa è il credit watch negativo? Il credit watch è un evento che può implicare una variazione del rating, da positivo a negativo. Le agenzie di rating osservano continuamente l’andamento dei mercati e aggiornano continuamente la valutazione del merito creditizio. Il credit watch ha dei valori calcolati in notch. In questo caso, S&P’s dichiara che si sta creando un rischio sistemico perché le condizioni del credito si sono ristrette in 17 nazioni. Dall’agenzia di rating arriva l’avviso che sono a rischio di riduzione rating Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Olanda e Lussemburgo  a rischio di riduzione di un notch, mentre rischiano due notch di riduzione Paesi come Francia e Italia. Il giudizio sull’Italia, che attualmente è classificata con un rating A/A -1: secondo l’agenzia è possibile un aumento dei rischi sulle prospettive di crescita e di stabilità finanziaria nonostante le manovre messe in atto dal governo Monti. Il rischio è dunque è il declassamento dell’Eurozona con un rating da tripla A. Il fatto poi che vengano messe sotto osservazione anche Francia e Berlino attacca l’idea che ci si era fatti della superiorità di Berlino e Parigi rispetto alla crisi che colpisce gli altri Paesi. S&P parla di cinque fattori di rischio tra cui quello di “recessione economica” nel 2012 e conclude che l’esame verrà concluso “il prima possibile” dopo il summit europeo del 8-9 dicembre. Gli esperti criticano la decisione dell’agenzia di uscire con tale verdetto anche se non definitivo proprio a pochi gironi del vertice del 9 dicembre a Bruxelles, considerato un vertice fondamentale per la salvezza dell’euro. Come è stato anticipato in occasione di tale vertice Francia e Germania lanceranno la loro proposta di riforma dell’Unione europea con nuovi trattati costitutivi dell’Unione stessa. E le Borse piangono: Piazza Affari apre con il Ftse Mib che perde lo 0,9% e 15.7778 punti.



Le altre Borse: Francoforte cede l’1,45%; Bruxelles -1,27%; Parigi – 0,97%; Amsterdam -0,71%; Lisbona -0,78%; Londra -0,52%. Sale lo spread che arriva stamane a 3983 punti dopo i buon risultato di ieri mentre il rendimento sale anch’esso del 6%.

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