La settimana appena trascorsa ha visto numerosi dati macro importanti. il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha reso noto che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese di 20mila unità da 388mila unità (dato rivisto da 391mila) a 368mila unità, ben migliori delle aspettative degli analisti fissate su un numero di richieste pari a 398mila unità. Il dato è risultato il più basso dal maggio 2008. Lo stesso Dipartimento ha confermato le stime sulla produttività del quarto trimestre (crescita del 2,6%) e sul costo del lavoro del 4T (calo dello 0,6%). Inoltre l’Institute for Supply Management ha comunicato che l’indice ISM non manifatturiero si è attestato nel mese di febbraio a 59,7 punti, in linea con le attese.
L’indice americano, pur inquadrato in ottica rialzista, vive un momento interlocutorio. La formazione di un triangolo simmetrico proprio sul supporto della trend line rialzista e MM50 esponenziale, ci fa pensare a una fase di sospensione prima di un movimento forte. Lo stocastico in piena fase di lateralità ci fa capire come il momento non sia chiaro. Aspettiamo dunque che l’oscillatore si sviluppi o sotto i 20 o torni sopra gli 80. Supporto 1,290 resistenza 1,330.
L’indice europeo, pur essendo all’interno di un canale rialzista di medio- lungo periodo, sta dando segnali di debolezza, come del resto ci aspettavamo. Lo stocastico che si dirige verso area 20 non dice nulla di buono. Supporto 2,920 – resistenza 3,000.
Dopo le news dalla BCE, il trend negativo ha continuato nel suo sviluppo. Il test della MM50 quale resistenza dinamica e lo stocastico uscito da area 80 porta a valutare come primo supporto area 122,30 e successivamente area 100. Una inversione con allungo rialzista sopra 124,30 aprirebbe la strada verso area 125,50-126. Da notare come il legame inverso tra BUND ed EUROSTOXX50 sia stato evidente in questi ultimi mesi. Ne deduciamo che se dovesse continuare un trend negativo per il BUND potremmo vedere un allungo rialzista degli indici azionari, al contrario un rimbalzo rialzista del BUND porterebbe al ribasso del mercato azionario.
Il cross valutario ci ha dato molte soddisfazioni in questi ultimi mesi, ed ancora una volta dobbiamo notare come lo stocastico ci abbia aiutato ad individuare l livelli di ingresso in maniera molto efficace. Area obiettivo 1,4040-1,4100, supporto 1,3800.
L’indice italiano si trova in un trading range tra 21,600 e 22,600 punti. La tenuta del supporto in area 21,600 è fondamentale per una eventuale ripartenza rialzista, mentre una violazione di tale livello porterebbe i prezzi a 21,300 punti.
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