Il direttore generale degli industriali, Giampaolo galli, interviene davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato. Esprime il suo parere sul documento di economia e finanza presentato dal Governo. Il commento è negativo.

Se si approvano gli impegni del governo sui conti pubblici e le priorità di politica economica che risaltano nel piano governativo, si critica invece il piano nazionale di riforme per la crescita e la competitività del sistema. Uno sforzo ambizioso, quello del Governo, ha detto Galli, che necessita di manovre per circa 39 miliardi nel biennio 2013-14. Ma il Governo deve anche assumere nuovi impegni, ad esempio varare una manovra di 2,3 punti di Pil per il biennio in questione. L’impegno a cui è chiamato l’esecutivo, sottolinea il direttore generale, è ancora più gravoso oggi, in un contesto reso difficile dalle conseguenze della crisi finanziaria globale e dalla perdita di competitività accumulata nel nostro Paese». Galli esprime poi preoccupazione per il taglio agli investimenti pubblici. «Scenderebbero a 27 miliardi già nel 2012, erano 38 miliardi nel 2009. Si tratta di una diminuzione consistente che avrà effetti di lungo periodo sull’infrastrutturazione del Paese ed è in contrasto con le raccomandazioni dell’Unione Europea, che chiede di effettuare il risanamento senza penalizzare la spesa in infrastrutture».



«Scenderebbero a 27 miliardi già nel 2012, erano 38 miliardi nel 2009. Si tratta di una diminuzione consistente che avrà effetti di lungo periodo sull’infrastrutturazione del Paese ed è in contrasto con le raccomandazioni dell’Unione Europea, che chiede di effettuare il risanamento senza penalizzare la spesa in infrastrutture».



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