Le dimissioni del dottor Francesco Bianchi dal Cda della Banca Popolare di Milano non sono attribuibili a contrasti con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria

È di stamattina la notizia delle dimissioni del dottor Francesco Bianchi (esponente designato della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria) dal Cda del Banca Popolare di Milano. Una nota stampa diffusa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria  precisa che le dimissioni non sono attribuibili a  contrasti tra lo stesso Dr Bianchi e la Fondazione.



La nota diffusa stamattina chiariva la posizione del dottor Bianchi, considerato “non indipendente” in quanto qualificato amministratore esecutivo venuto in possesso di 200 azioni della Bpm: “In proposito si fa presente – in conformità a quanto richiesto dalle ”Istruzioni di Borsa” – che il dottor Bianchi risulta possessore di n. 200 azioni della Bipiemme e, in quanto componente del Comitato Esecutivo, è stato a suo tempo qualificato amministratore esecutivo e, pertanto, “non indipendente” sia ai sensi del Codice di Autodisciplina sia ai sensi del TUF“. 



La Cassa di Risparmio di Alessandria tiene a precisare alla correttezza con il dottor Bianchi ha svolto il suo ruolo, chiarendo a chi ha parlato di contrasti: “Il Dr Bianchi ha svolto costantemente la propria opera nell’interesse esclusivo della Banca Popolare di Milano di cui è stato amministratore, con il pieno costante consenso e supporto della Fondazione anche in occasione della delibera  relativa al mancato aumento di capitale della Banca Popolare di Milano. Ogni diversa notizia è, perciò, interamente destituita di qualunque fondamento”.

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