In queste ore l’Italia finanziaria sembra finita sotto il fuoco di un imperioso attacco speculativo. Dopo il venerdì nero in Borsa e il varo delle nuove norme Consob sulle vendite allo scoperto, Piazza Affari resta comunque in rosso con un -3%. Non è però più tranquilla la situazione altrove in Europa, dato che Francoforte perde l’1,5%, Parigi segna un -2% e Madrid arriva al -2,8%.
Forti preoccupazioni si hanno comunque relativamente allo spread tra Btp e Bund, ovvero alla differenza di rendimento tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi. Venerdì era stata superata la soglia dei 250 punti base, ma già nella giornata di oggi si è arrivati ben oltre, con il sorpasso di quota 280. Si tratta del massimo storico da quando esiste l’euro e di un aumento del 15% rispetto al livello di apertura in mattinata. Se le cose non dovessero migliorare, nel giro di poco tempo si potrebbe anche superare la soglia dei 300 punti base.
Anche per quel che riguarda lo spread con i titoli tedeschi (considerati da sempre i più affidabili dell’Ue) gli altri paesi europei non se la passano certo meglio dell’Italia, segnale forse eloquente di quanto sia necessaria una regia europea per contrastare questa situazione, specie con la crisi greca che si fa sempre più grave. I titoli di stato decennali della Spagna, infatti, hanno superato la soglia dei 300 punti base rispetto ai Bund, mentre quelli della Francia hanno superato quota 62 punti base.
Per Madrid si tratta di un nuovo record dalla nascita dell’euro, mentre per Parigi di un ritorno a livelli di marzo 2009. Fanno un balzo indietro di due anni anche Finlandia e Olanda, mentre Austria e Belgio toccano i massimi da inizio anno.
Che tutta l’eurozona sia in difficoltà viene confermato anche dal cambio euro/dollaro che sta riportandosi a quota 1,40.