La Bce teme che la crisi possa propagarsi da Grecia, Irlanda e Portogallo ad altri Paesi dell’area euro. «I timori di una propagazione della crisi ad altri Paesi dell’area euro oltre Grecia, Irlanda e Portogallo – si legge sul bollettino della Bce – hanno continuato a pesare sul clima di mercato». L’istituto ha sottolineato come l’incertezza legata al programma di consolidamento della Grecia ha fatto sì che aumentasse il flusso di investimenti nei beni rifugio. I recuperi di ieri hanno già subito un rallentamento, e ai timori legati ai paesi europei in crisi, si sono aggiunti quelli relativi al deficit degli Usa. A peggiorare la situazione, la voce secondo cui Moody’s potrebbe tagliare il rating agli Stati Uniti. Esisterebbero, inoltre, alcune persistenti tensioni in specifici settori del mercato che potrebbero estendersi all’economia reale. Oltre a tali tensioni, gravano sul clima generale i rischi di ulteriori aumenti delle materie prime e alcune distorsioni, a livello globale, presenti nel mercato finanziario. Vi sono, tuttavia, anche elementi positivi nel rapporto della Bce. In particolare, una maggiore crescita potrebbe essere innescata dalla fiducia nelle imprese e dal consolidamento dell’economia mondiale. L’aumento delle materie prime e le ripercussioni dello tsunami che ha investito li Giappone sconvolgendolo e sconvolgendone l’economia, hanno agito da fattori ostacolanti. Il loro effetto frenante, tuttavia, può dirsi temporaneo e dissolto e dal secondo semestre dell’anno la ripresa globale dovrebbe tornare ad essere significativa.».
L’Europa, secondo l’istituzione di Francoforte, potrà beneficiarne a patto che i paesi che danno vita a manovre di risanamento dei conti, con finalità e obiettivi comuni e concordati, inseriscano «interventi di correzione adeguati, che concentrino ulteriormente gli sforzi nella fase iniziale
Contestualmente, salvo Piazza Affari (+ 0.08%) le borse europee sono in affanno e segnano tutte un andamento al ribasso. Londra perde lo 0,41%, Parigi lo 0,64%, Francoforte lo 0,38%, Madrid lo -0,67%, Zurigo lo -0,52%.