A Piazza Affari si è realizzato un rimbalzo di una certa importanza. I due maggiori indici di riferimento il Ftse All Share (+3,26%) e il Ftse Mib (+4,1%) hanno riguadagnato e sorpassato i quindicimila punti, che rappresenta in questi tempi un traguardo psicologico di notevole portata.
Certo, occorre dire che la chiusura delle Borse europee è arrivata dopo una giornata di autentiche “montagne russe”. Fortunatamente, questa volta, l’arrivo è stato comodo e in discesa. Ma tutti i dubbi e tutti i problemi restano sullo sfondo. Probabilmente, a mercati chiusi, si deciderà, come nel 2009, uno stop allo short-sellling, cioè le vendite allo scoperto in Italia e in Francia. Misura già in vigore, peraltro, in Germania e in Gran Bretagna. E questo ha indotto molti investitori a coprirsi in tempo.
Ma a parte queste misure anti-speculative, oggi è Wall Street che marcia bene, dopo una mattinata contrastata sui futures. All’apertura, il segno positivo dei futures è stato confermato con un rialzo sensibile del Nasdaq e del Dow, intorno al 2-3%, dopo giorni drammatici e di un’autentica
escalation di panico. È quindi Wall Street che influenza le condizioni di ripresa dei mercati europei. Occorre ripetere che lo scenario, con questa giornata, non è mutato. La volatilità è sempre molto alta.
Si può dire che c’è stato un sospiro di sollievo sostanzioso. Ma occorre vedere se le Borse, fin da domani, l’ultimo venerdì prima di Ferragosto riusciranno a fare quello che, in gergo borsistico, si dice uno “zoccolo”. Poi occorrerà vedere se si uscirà da quella che gli analisti chiamano la confusione dei mercati in questa prima quindicina d’agosto. Non c’è da illudersi. Sulle manovre del governo italiano (dove oscillano scelte di riforma pensionistica e patrimoniale) tanto meno.
Intanto ci si può godere una giornata di tregua, con Piazza Affari che resta “reginetta d’Europa”. Sulle cause di questo piccolo rally pomeridiano ci sono tre spiegazioni: il vertice tra Sarkozy e la Merkel martedì prossimo, il divieto dello short-selling, oppure i nuovi dati americani usciti nel primo pomeriggio.