È scattato anche in Italia, dopo Belgio, Francia e Spagna, lo stop alle vendite allo scoperto, che però riguarderà alcune e non tutte le azioni di Piazza Affari, ma quelle del settore bancario e assicurativo, che recentemente sono effettivamente stato oggetto di molte vendite, e che durerà quindici giorni a partire da oggi.
Ecco quali sono i titoli che la Consob ha deciso di “tutelare” sulla Borsa italiana: Azimut Holding, Banca Carige, Banca Finnat, Banca Generali, Banca Ifis, Banca Intermobiliare, Banca Monte Paschi Siena, Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare Etruria e Lazio, Banca Popolare Milano, Banca Popolare Sondrio, Banca Profilo, Banco di Desio e Brianza, Banco di Sardegna Rsp, Banco Popolare, Cattolica Assicurazioni, Credito Artigiano, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Fondiaria – Sai, Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Mediolanum, Milano Assicurazioni, Ubi Banca, Unicredit, Unipol e Vittoria Assicurazioni
Su queste azioni la Consob ha stabilito a persone fisiche, persone giuridiche e altri soggetti giuridici, sia italiani che esteri, il divieto di assumere posizioni short, oppure di incrementarle, anche se intraday.
Questo divieto non si applica all’attività posta in essere, nello svolgimento della propria funzione, dai market maker nonché all’attività posta in essere nello svolgimento della propria funzione nei mercati regolamentati dagli specialisti, così come definiti nel Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA, e da intermediari che operano in esecuzione di un contratto di liquidità (liquidity provider).