Il futuro dei mercati, a quanto sembra, sta nella testa di Angela Merkel, che, si dice, non sia proprio quella di Minerva. E sta anche testa del francese Nicolas Sarkozy, I due si sono incontrati all’Eliseo, a Parigi, e hanno preannunciato una conferenza stampa per le 18:00. I mercati si aspettano un segnale sugli eurobond, ma il tema non era in agenda.



Intanto le Borse ritracciano un poco le perdite. Dopo essere andata sotto del tre cento in mattinata, il Ftse Mib di Piazza Affari è risalito fino a quota -0,87%. A pesare maggiormente sugli indici italiani è stato il settore delle utilities duramente colpito dalla manovra prevista dal governo (Terna ha chiuso al -14,12%, Snam al -9,9% ed Enel Green Power al -6,23%). Male anche Fiat Industrial (-5,57%) e Fiat Spa (-5,27%). In rialzo, invece, i titoli del settore bancario: Mps (+4,19%), Bpm (+3,78%), Mediobanca (+3,59%) e Intesa Sanpoalo (+2,54%):



Tutte le Borse in generale sono comunque in rosso (Parigi al -0,4%, Francoforte al -0,5%, Amsterdam al -0,7% e Madrid al -0,4%). I dati del Pil tedesco, con la deprimente crescita dello 0,1%, ha depresso tutti i mercati. E, nel corso della giornata, c’è stato un piccolo soffio di sollievo solo per i dati relativi all’incremento della produzione americana e per la “sentenza” di Fitch (una delle agenzie della “trimurti” del rating mondiale) che, distinguendosi da Moody’s, ha confermato la tripla A al debito americano.

Ma anche Wall Street, al momento, è ferma (cede lo 0,3%). Al momento c’è solo aria di attesa per quello che diranno Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, i rappresentanti dell’asse franco-tedesco di un’Europa in fibrillazione. Tra le altre cose da ricordare, c’è il fatto che la Banca centrale europea, in tarda mattinata, visti gli indici delle Borse europee, è di nuovo intervenuta con l’acquisto di bond. Ma di certo questa è una pratica che non può continuare. La volatilità è sempre alta e i mercati denunciano una debolezza preoccupante, con una marcata “voglia di non rischio”. Serve poco ricordare che il franco svizzero si è deprezzato di un poco rispetto all’euro.



La verità è che da Parigi, tra pochi minuti, i mercati attendono se non un impegno almeno un cenno su un problema (gli eurobond) sui quali si discute da anni. Altrimenti, questa è l’analisi degli esperti, si continuerà con il trend ribassista, la volatilità e l’incertezza. Magari con aperture catastrofiche e chiusure con ribassi contenuti. Sempre di “rosso” si tratta in una situazione che diventa sempre più difficile.

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