Giornata difficile per il settore energetico. In seguito all’introduzione della Robin Hood Tax, la misura che prevede la tassazione per la redditività delle aziende, (l’intenzione è quella di garantire un gettito complessivo di 2 miliardi), crollano Enel (-3,53%), Eni (-1,37%), Snam Rete Gas (-7,47%) ed Edison (-0,94%), mentre Terna viene sospesa per eccesso di ribasso.  Come se non bastasse, dalla piattaforma Gannet Alopha, a 180 chilometri da Aberdeen, sulla costa orientale Scozzese, è fuoriuscito un quantitativo di greggio pari a circa 1300 barili. I tecnici hanno sigillato uno dei due pozzi della piattaforma e una nave per la bonifica delle acque sta perlustrando la zona. Intanto, Glen Cayle, uno dei responsabili della Shell, la compagnia che gestisce l’impianto, riferisce: «Non è semplice quantificare la quantità di greggio fuoriuscito, stimiamo siano 216 tonnellate». In ogni caso, rassicurano, la fuoriuscita, al momento, viene tenuta sotto controllo e il materiale che galleggia in superficie è pari a circa una tonnellata. Corrisponderebbe, infine, a soli 5 barili la quantità di petrolio che dalla piattaforma sta continuando a riversarsi in mare.  



IlSussidiario.net ha chiesto a Giuseppe Capiello, Docente di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Bologna di commentare la situazione e le ricadute sul mercato e sui consumatori, a partire dalla nuova imposta. «Inevitabilmente – spiega – le imprese, avendo una caduta sui margini si rivarranno sul cliente finale». Il problema è chiaro: «Nella misura in cui viene introdotta all’improvviso una tassa che riduce i margini di profitto, l’azienda deve recuperarli da qualche altra parte; o in termini di efficienza o in termini di costi sul cliente». A questo punto, «la parola – continua Cappiello -, in qualche modo, dovrà passare all’Autorità per l’Energia e per il Gas. Questa deciderà che riflesso la tassa potrà avere per le tariffe finali. A parte chi ha scelto per il mercato libero, nella filiera energetica ci sono parti consistenti che sono sotto il controllo dell’autorità che stabilisce, in molte sue parti, il prezzo in bolletta».



Difficile stabilire se la tassa sortirà, sui mercati finanziari, effetti sul lungo periodo: «In questo momento anche gli operatori più avveduti sono cauti nel leggere le operazioni di borsa perché siamo in un periodo particolare dell’anno – agosto – ed è evidente che, da almeno un mese, sono in atto manovre speculative».

Un altro elemento rende difficile fare previsioni: «Berlusconi per primo, assieme a tanti parlamentari, di maggioranza e opposizione, intende modificare il decreto sulle tasse. Quindi la Robin Hood potrebbe cambiare».

A proposito dell’incidente al largo delle coste della Scozia, secondo Cappiello «ci saranno ripercussioni in termini di legittimazione. L’opinione pubblica, quando avvengono questi episodi eclatanti, continua a mettere in dubbio che la questione energetica sia tenuta sotto controllo dai governanti e che le autorità preposte stiano facendo il proprio dovere». Il che sortisce effetti concreti sull’azione dei governi. «i programmi a lungo termine, infatti, si possono fare esclusivamente in condizioni di forte legittimazione. Ne è un esempio l’ultima manovra finanziaria, in cui tale condizione è venuta a mancare, il governo non ha rispettato i patti e il debito pubblico è aumentato».