A un’ora dalla chiusura dei mercati europei, l’unico indice che cresceva meno era il Dax tedesco. L’apertura americana aveva segnato subito in buon territorio positivo sia il Dow-Jones, sia l’indice dei titoli tecnologici, il Nasdaq. Quindi la giornata si preannunciava serena su tutti i mercati dopo la settimana con il giovedì e il venerdì nero. In Europa ha brillato per molte ore piazza Affari, con l’incremento più alto, con il Ftse Mib che è stato per molte ore della giornata sopra la barriera psicologica dei 15 mila punti.
Poi, a mezz’ora da fine seduta c’è stato un ritracciamento che ha limitato il trend positivo, diciamo pure che ha dimezzato i guadagni.
Non si può parlare a questo punto neppure di rimbalzo, come si prevedeva a metà giornata sui i mercati europei. Si può solo afermare che il mercato ha chiuso in positivo I mercati, nelle prime tre settimane di agosto erano scesi troppo. C’era chi tra gli analisti si interrogava sul fatto se fosse stata possibile una continua discesa. Sia chiaro, la Borsa abitua a giornate nere e a giornate dove sembra che tutto ritorni alla normalità. Quindi le illusioni sono vietate, visto anche l’andamento della seduta di oggi.
Ma indubbiamente, i valori dei titoli sono completamente sfasati rispetto ala stesa realtà patrimoniale degli immobili di molte società quotate. Uno sfasamento tra economia finanziaria e economia reale che si vede solo in particolari momenti. E’ significativo che a dettare l’odierno passo positivo dei mercati, non sia stato questa volta il comparto finanziario che, per tutto agosto, ha trascinato al ribasso il mercato o ha contrassegnato alcuni rimbalzi. Oggi il comparto finanziario viaggia ancora in territorio negativo con perdite contenute. E’ piutosto il comparto industriale che riporta la Borsa a valori migliori e più credibili.
A trascinare la Borsa italiana è stato Eni, con un rialzo del 9 percento, dovuto probabilmente ai fatti libici, e Telecom Italia. Fiat continua ad andare male e segna un altro arretramento di quattro punti percentuali. Alla chiusura il Ftse Mib segna un rialzo dell’1,8 percento, che è ancora sotto di qualche centinaio di punti rispetto alla soglia dei 15mila punti. Le altre Borse europee sono andate con la stessa tendenza, ma con un Dax tedesco che segna un piccolissimo e insignificante incremento.
Ora bisogna vedere se la seduta di oggi è dovuta solo a questione di carattere tecnico. Non era un giornata con particolari notizie di peso o di significato per quanto riguardava i debiti sovrani, la macroeconomia e la crescita. I problemi sono ancora tutti sul tappeto. Ora è necessario aspettare le prossime sedute, vedere come si conclude agosto.
Dopo i giorni della paura, siamo ancora nel tempo dell’attesa. L’euro si mantiene forte nel cambio con il dollaro a quota 1,44.