Saranno stati i dati americani positivi usciti oggi, quelli sui beni durevoli. Sarà stata la stessa apertura positiva di Wall Street, anche se contenuta, ma questa volta si può parlare di un piccolo rimbalzo, di un rimbalzino che sembrava più consistente a mezz’ora dalla chiusura. Nel giro di un paio di ore, piazza Affari è riuscita comunque, dopo quasi cinque sedute, a risalire nel Ftse Mib a quota 14.985, con una chiusura del più 1,9.
E tutte le Borse europee sono andate bene, con il Dax tedesco in grande spolvero, che era arrivato a guadagnare il 3,78 e ha chiuso poi a più 2,8. E’ solo una boccata d’ossigeno per il mercato. Le Borse hanno girato decisamente in territorio positivo verso mezzogiorno. Si conoscevano già i dati americani, ma poco dopo arrivava anche un “doccia fredda” dalla Germania, con la signora Angela Merkel che diceva, questa volta nettamente e senza giri di parole, un no secco, per il momento, agli eurobond.
Tuttavia i mercati hanno proseguito a salire. Il vero termometro di quello che si può chiamare un piccolo rimbalzo sta nei titoli bancari e finanziari, quelli che hanno letteralmente scandito i tempi del mercato in questo mese di agosto.
Il fatto che siano in recupero, anche se nel finale molto limitato, è l’indice della tendenza del mercato. Per il comparto industriale italiano, si deve anche citare un buon recupero di Fiat che arriva alla chiusura con un più 6, 63. Gli analisti finanziari, durante questa giornata, fanno sempre presente e soprattutto ricordano, di fronte a facili entusiasmi, che si viene da giornate molto negative, per cui anche parlare di rimbalzo appare eccessivo in una simile situazione.
Il mese di agosto è stato un “mese nero”, con perdite valutabili intorno al 20 percento. Per cui, per risalire, bisogna proprio imboccare un trend positivo che duri per diverse sedute.
E’ evidente che il condizionamento maggiore lo danno sempre i dati americani. Ora è probabile che il mercato abbia reagito positivamente sulla base di quei dati e sulla considerazione, già fatta in questi giorni incerti ma non negativi, che era sceso troppo nelle scorse settimane, soprattutto nelle ultime due giornate della scorsa settimana.



A questo punto diventano importanti le due ultime giornate di questa ultima settimana di agosto. Se continuerà un trend rialzista, non si potrà certo dire che siamo fuori dalla crisi, ma si potrà perlomeno concordare con molti osservatori che giudicano non scontata la doppia recessione di cui si è continuato a parlare sui giornali. Resta da fare un’ultima considerazione, quella relativa al cambio euro-dollaro, con la moneta europea che resta sempre forte, mantenendosi sull’1,44.

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