Piazza Affari e tutte le Borse europee aprono in negativo. Milano sta perdendo 1,6 percento (ma perdeva il 2), mentre Francoforte segna un rosso marcato intorno al due per cento ma segnava anche meno 2,5. L’ultima seduta della settimana comincia quindi con le identiche caratteristiche determinate dal trend d’agosto. Si può dire che, al momento le Borse non perdono più come nella due prime settimane d’agosto, ma restano quasi sempre in territorio negativo.
Comunque fare previsioni, anche in una giornata come questa, è decisamente impossibile. La volatilità resta la indiscussa regina dei mercati e quindi ci si può aspettare qualsiasi colpo di scena, qualsiasi sorpresa. Ieri abbiamo cercato di interpretare gli sbalzi, i saliscendi avvenuti nel giro di poche ore. Dopo un’apertura positiva, dopo un rafforzamento consistente fino a due punti percentuale nel primo pomeriggio, piazza Affari ha cominciato a ripiegare e, a metà pomeriggio, nel giro di venti minuti è passata dal segno verde a quello rosso. Variazioni non tanto differenti sono avvenute sugli altri mercati.
Il problema di fondo resta l’incertezza del momento, il fatto che non arrivino segnali netti neppure dal mondo politico. Sarà forse una nostra forzatura interpretativa, ma i segni negativi del Dax tedesco (più marcati che gli altri indici europei) sembrano fotografare la situazione di incertezza nella maggioranza della signora Angela Merkel. Se la vicenda non è solo politica, si può aggiungere la caduta delle esportazioni tedesche e quindi il Dax, che
resisteva nelle prime “tempeste di agosto”, perde oggi quello che gli altri mercati hanno già perso. Nel persistere di una crisi economica, di fronte a dati sempre negativi, anche se già previsti e metabolizzati, la voglia di rischio appare in questo momento del tutto estranea al mercato.
Intanto sull’altra sponda dell’Atlantico le cose non sono certe migliori. C’è attesa per le dichiarazioni che Ben Bernanke, il presidente della Fed, farà a mercato chiuso (quindi a sera tarda per l’Europa) sulle nuove misure per fronteggiare la crisi. Ma intanto Wall Street deve fare i conti con nuovi dati sul pil (inferiori alle attese) e con i futures che prevedono segnali negativi.
Il punto a metà giornata, in questo periodo, è sempre più problematico. In questo mese d’agosto, tutto da dimenticare per i mercati, resta solo da sperare in una sorpresa pomeridiana. Per il momento il trend negativo non cambia e, secondo alcuni analisti, non cambierà neppure nei prossimi due mesi. La situazione di Bank of America, malgrado l’intervento di Warren Buffet, è un segnale triste per il prossimo autunno. Solo l’euro è stabile sopra il cambio a 1,44 con il dollaro.