La Borsa apre discretamente bene, ma la bonaccia termina verso mezzogiorno quando entra in territorio negativo. Stesso copione per le altre piazze europee. Questo mesi di agosto non perdona. All’insegna della volatilità, si può prendere un caffè e vedere piazza Affari con il Ftse Mib sotto i 15mila punti. Dopo un altro caffè, risale di qualche punto sopra la soglia psicologica. E’ l’incertezza la vera “regina” dei mercati a metà giornata, dopo aver digerito i dati americani di ieri sui consumi, che sembravano leggermente positivi. Ma dopo aver digerito anche i dati Istat italiani dove invece non c’è proprio nulla di positivo.
E non è possibile, in questa incertezza cronica, non tenere conto della sforbiciata sulle stime di crescita del pil da parte del Fondo Monetario Internazionale, con Usa, Europa, Italia, Germania e Francia che devono rivedere al ribasso tutte le stime di crescita, soprattutto per il 2012. In più i correttivi sulla manovra italiana, che suscitano più di una perplessità in molti osservatori e analisti. Il fatto interessante, più che le beghe che già scoppiano in Italia, sarà di vedere che cosa ne pensano a Bruxelles e sui mercati degli altri Paesi. Si vede che nel corso della mattinata, le Borse cercano di reagire, di fare una base per ripartire, ma il trend ribassista non concede possibilità. Il termometro è sempre il comparto finanziario e della grandi banche, che al momento è sempre gravato da mille problemi.
Sono in territorio negativo Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo e Unicredit, per quanto riguarda l’Italia. E poi c’è la Fiat che è ancora in perdita. Anche il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, evitando accuratamente di affrontare il problema degli eurobond ieri a Bruxelles, ha potuto solo rassicurare sull’impegno tradizionale della Bce, rispondendo a domande che lo incalzavano su un impegno autenticamente europeista, di carattere anche politico, per affrontare la tempesta che stiamo vivendo.



Dall’altra parte dell’Atlantico, intanto, arrivano i futures di Wall Street, relativi al Nasdaq e al Dow Jones. Al momento sono entrambi negativi. Ieri, Wall Street ha marciato bene, ma evidentemente, come scrivevamo ieri, bisogna in questo momento accontentarsi di vivere solo alla giornata. Quindi bisogna vedere le oscillazioni dell’oro, bene rifugio per eccellenza, appena sotto, al momento, dei 1800 dollari l’oncia. E una perdita dell’euro nei cambio con il dollaro. In una simile incertezza è difficilissimo avanzare qualsiasi previsione.

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