Piazza Affari ha chiuso il primo giorno della settimana ancora in ribasso, con un calo del 2,35%. Il calo è stato acuito dall’andamento negativo di Wall Street, che dopo due ore di contrattazioni segna pesanti ribassi, con il Dow Jones Industrial al -2,61%, il Nasdaq 100 al -3,25% e lo S&P 500 al -3,35%. E dire che la giornata di Milano era iniziata bene, con un rialzo superiore al 2%, sulla scia della notizia che la Bce acquisterà titoli di stato italiani, oltre che spagnoli.
Va in ogni caso peggio per le altre borse europee. Madrid riesce a limitare i danni con un -1,9%, mentre Francoforte cede il 4,1% e Parigi il 3,5%. I ribassi al momento sarebbe quindi attribuibili al downgrade che Standard & Poor’s ha compiuto sul debito americano.
A Piazza Affari i rialzi più importanti sul listino principale sono stati per i titoli bancari, molto penalizzati nei giorni scorsi: Banco Popolare è salito del 2,53%, Bpm dell’1,59% e Unicredit dello 0,38%. Sono andati molto male, invece, i titoli legati all’industria, in particolare dell’auto. Pirelli ha perso il 10,36%, Fiat Industrial il 9,68%, Fiat l’8,79%. Molto male anche Tod’s, che ha ceduto l’8,8%.
Lo spread tra Btp e Bund, che in corso di giornata ero sceso anche sotto quota 290 punti base, è poi tornato intorno a quota 300, comunque in discesa rispetto ai massimi raggiunti nella scorsa settimana.