Piazza Affari finisce finalmente la giornata in rialzo, grazie soprattutto al buon avvio di Wall Street che ora guadagna oltre l’1,5%. Rispetto ai giorni scorsi, c’è stata dunque un’inversione di tendenza, dato che il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,52%.
La Borsa italiana ha fatto comunque meglio di quella spagnola (vicina al pareggio) e di quella tedesca, che è invece in calo dello 0,9%. Mentre è migliore l’andamento di Parigi (+0,8%). Sul listino principale di Milano i titoli migliori sono stati Bpm (+7,82%), Parmalat (+4,94%), Saipem (+4,55), Diasorin (+4,46%) e Lottomatica (+4,36%). Fiat ha recuperato il 2,25%, mentre Intesa Sanpaolo ha chiuso in pareggio. I titoli peggiori della giornata sono stati invece Telecom (-2,3%), Enel (-1,54%), Eni (-1,15%), Unicredit (-0,94%) e Atlantia (-0,73%).
Lo spread tra Btp e Bund si mantiene intorno ai 280 punti base, con minimi intorno ai 275 e massimi sui 285. La strategia della Bce, che ha promesso acquistare i titoli di stato italiani si sta dunque dimostrando per il momento efficace, dato che fino a ieri lo spread viaggiava intorno ai 300 punti base e che la settimana scorsa si era arrivati anche a quota 400. L’oro, bene rifugio per eccellenza, in mattinata aveva raggiunto i 1.770 dollari l’oncia, ma ora il prezzo sta scendendo verso i 1.730 dollari.
Verso le 20 italiane, si terrà negli Usa una riunione della Federal Reserve che potrebbe pronunciarsi su una possibile terza fase del quantitative easing che fino allo scorso giugno è riuscito a far veleggiare le attività finanziare statunitensi, senza tuttavia sortire gli effetti sperati sull’economia reale e l’occupazione.