Non è durato molto il rimbalzo di Piazza Affari. La Borsa italiana dopo circa mezzora di contrattazioni, che erano iniziate in positivo e che erano arrivate a far segnare un +2%, è passata in rosso e ora cede il 2,5%. Milano resta comunque la migliore d’Europa, dato che Madrid cede il 3,5%, Parigi il 2,7% e Francoforte il 4,2%.
Sul listino principale di Milano i titoli bancari sono quelli che stanno tenendo meglio, con Bpm in rialzo dell’1,1%, Intesa Sanpaolo al +0,1% e Unicredit al -0,4%. Pesanti i ribassi di Saipem (-6%), Autogrill (-5,8%), Stm (-5,6%), Prysmian (-5,2%) ed Exor (-4,9%).
Nonostante queste pressioni sui titoli azionari, lo spread tra Btp e Bund sta continuando a scendere ed è arrivato sotto quota 280 punti base.
Le Borse stanno probabilmente risentendo anche dei pesanti cali delle piazze asiatiche: Hong Konh ha chiuso al -5,66%, mentre Tokyo al -1,68%. Shangai ha invece chiuso in pareggio, riuscendo a risalire verso la fine della seduta. Ricordiamo che ieri Wall Street ha chiuso al -5,55% nonostante le parole rassicuranti di Barack Obama sulla tenuta del debito americano.
Oggi è prevista una riunione della Federal Reserve che potrebbe pronunciarsi su una possibile terza fase del quantitative easing che fino allo scorso giugno è riuscito a far veleggiare le attività finanziare statunitensi, senza tuttavia sortire gli effetti sperati sull’economia reale e l’occupazione.