Piazza Affari ha riguadagnato i 14.000 punti, dopo un’apertura incerta, ma un trend positivo che è arrivato subito a metà mattinata. Stanno guadagnando tutti i mercati europei. Molto bene il Dax tedesco, in territorio positivo di tre punti percentuali, seguito dal listino spagnolo e anche dal Cac 40 francese.
Sinora, a metà giornata, non c’è stata l’altalena di ieri, anche se alla fine le Borse hanno concluso bene. Lo stesso differenziale tra Btp e Bund tedesco è sceso a 370 punti, sempre alto, ma ieri aveva sfondato la soglia dei 400 punti.



Se il trend sembra positivo, non mutano i problemi di fondo. Il primo riguarda le banche francesi. Due grandi realtà storiche della Francia bancaria, Societé Generale e Credit Agricole, sono sotto la lente di Moody’s per un downgrade che non fa piacere a Parigi. Nel momento in cui è arrivato il “cartellino giallo”, il Governatore dalla Banca di Francia, Christian Noyer, ha subito detto che non c’è alcun timore per la tenuta delle banche francesi, annunciando anche un “comunque vada la questione greca”. E ha aggiunto: “Non c’è nessun mostro all’interno dei bilanci delle nostre banche”.



Ma siccome è da metà agosto che le banche francesi sono nel mirino, con perdite ingenti, le perplessità sembrano legittime. Si sa che la sofferenza delle banche transalpine è la conseguenza degli investimenti francesi sia in Grecia sia in Italia. È questa interconnessione che mette in difficoltà il settore bancario francese. E nella eventualità di un default greco, anche i tedeschi, che
continuano a fare la voce grossa con i paesi “non virtuosi”, devono stare attenti alle perdite che coinvolgerebbero i loro istituti di credito. Per quanto riguarda i francesi, circola la voce che Noyer abbia anche escluso una nazionalizzazione delle banche. E, se la dichiarazione è vera, non si capisce per quale ragione il Governatore l’abbia fatta. È come un’ excusatio non petita.



Tuttavia la giornata di oggi sarà caratterizzata da due fatti, con tutta probabilità. Nel pomeriggio ci sarà una conference call tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sul caso greco, su come trovare una soluzione al debito greco. Speriamo che le parole degli interpreti dell’asse franco-tedesco non provochino i danni dell’ultima dichiarazione congiunta in agosto.

Il secondo fatto è un dato macroeconomico americano molto importante, quello delle vendite al dettaglio, quello che offre una spaccato più incisivo della stessa stima sui consumi. Il risultato del dato è 0. Sostanzialmente non si è mosso nulla. Quindi un dato negativo, ma che potrebbe paradossalmente essere stato già messo in preventivo dagli investitori e dagli analisti. Nel frattempo Wall Street ha cominciato la seduta in rialzo.

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