Ieri, durante un incontro con le Acli tenutosi a Castel Gandolfo, Monsignor Bertone, segretario di Stato vaticano, ha espresso un giudizio sulla manovra finanziaria attualmente in discussione. In particolare, Bertone ha sottolineato l’importanza delle cooperative, colpite anch’esse dal disegno della manovra. Un mondo virtuoso, lo ha definito il Segretario di Stato, a cui prestare più attenzione e che “ in tempi di crisi ha dato segni straordinari di lavoro e solidarietà, meriti un trattamento migliore di quello che gli è stato riservato nella recente manovra economica”. Per Bertone, poi, borse e mercati non possono intaccare quelli che sono i diritti sociali della gente, in quanto parte integrante della democrazia sostanziale. Rispettare i diritti sociali dunque non può dipendere da come vanno borse e mercati internazionali. L’economia, ha aggiunto, ha bisogno di una civilizzazione che si contrapponga alla tendenza speculativa in atto oggi nei mercati. “Un’economia civile non può trascurare la valenza sociale dell’impresa e la corrispettiva responsabilità nei confronti delle famiglie dei lavoratori, della società e dell’ambiente” ha detto l’importante esponente della Chiesa. Che ha poi citato l’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI. Le priorità dunque sono l’accesso al lavoro e il mantenimento del lavoro stesso. “Il bene comune, la fraternità, la condivisione appartengono tutti a questa dimensione profonda dell’essere e dell’uomo che dà senso anche al lavoro, come a tutta la società. Si tratta infatti di valori etici che inducono a farsi carico dell’altro visto in tutte le sue dimensioni; come persona nella giustizia, come concittadino nella partecipazione, come diverso nel dialogo, come povero nella solidarietà e come fratello nella comunione”. Per il segretario di Stato vaticano infine il lavoro è da sempre e ancor oggi tema centrale della Dottrina sociale della Chiesa stessa: un umanesimo integrale del lavoro nel Magistero sociale della Chiesa che deve essere richiamato.
“La profonda trasformazione che investe il mondo del lavoro in realtà non tocca solo gli aspetti oggettivi, cioè organizzazione, occupazione o disoccupazione, retribuzione, flessibilità, precarietà, ecc., ma coinvolge in modo rilevante i suoi contenuti etico-ideali” ha detto ancora.