Al momento i mercati sembrano in attesa fiduciosa. Dopo tre sedute positive e il forte rialzo di ieri, questa mattina piazza Affari e le altre Borse europee vanno un poco in altalena, ma piano, senza strappi. Aprono in negativo di poco, risalgono, ritornano in negativo, si riprendono verso mezzogiorno e mezzo. L’impressione è che siano mercati in attesa. Non tanto di dichiarazioni e di intenzioni, ma ora di interventi concreti.
Ieri Angela Merkel si è incontrata con il premier greco George Papandreou. Le dichiarazioni del Cancelliere tedesco sono di apprezzamento per gli sforzi di Atene, affermando anche che il piano di privatizzazioni e di riforme sta portando la Grecia sulla “buona strada”. Il cancelliere ha parlato agli industriali tedeschi e sostanzialmente ha detto che gli aiuti alla Grecia sono dati in buona amicizia, senza che vi siano ostruzionismi. Poi, compensando questa frase, Angela Merkel ha ribadito il concetto che non si può pensare a una crescita accumulando debito. Con questo si è messa in perfetta linea con quello che chiede il ministro delle Finanze di Berlino, Wolfgang Schauble, che ritiene indispensabili consolidamento dei bilanci e riforme anche in Italia, Spagna e Portogallo.
In sostanza, i mercati reagiscono positivamente a ripetute dichiarazioni che sottolineano la volontà di mantenere la Grecia nell’area dell’euro e di aiutarla. Si è accentuato proprio in questi giorni una sorta di linea difensiva, di linea “Maginot” intorno alla moneta unica e all’Europa. In questo senso vanno anche visti gli interventi di Josè Manuel Barroso, il presidente della Commissione Europea: “La Grecia resterà nell’euro” e di Jean Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo al Parlamento europeo, che sembra aver risposto polemicamente al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama: “Non accettiamo lezioni da oltreoceano”.
I mercati vedono probabilmente in queste prese di posizione una volontà politica che fino a qualche settimana fa non vedevano. Ritengono e scommettono che si troverà una soluzione per la Grecia e che l’Europa metterà in sicurezza le sue banche. C’è infine la quasi certezza che il cosiddetto Fondo salva-Stati sarà allargato. Anche se finora si pensa a uno stanziamento di 400 miliardi di euro, non ai tremila di cui si è cominciato a parlare alla fine della scorsa settimana.
Per avere un quadro più documentato sulla portata degli interventi europei, bisognerà aspettare almeno la riunione del Bundestag, dove la fragile maggioranza di Angela Merkel dovrà difendere la sua linea di aiuti agli stati in difficoltà. Alcuni sostengono che non sarà una partita semplice per il cancelliere. Ma al momento i mercati scommettono su una ripresa politica europea e a metà giornata il Ftse Mib, il Dax tedesco e il Cac 40 francese sono in territorio negativo, rispettivamente dello 0,2%, dello 0,1% e dello 0,2%. Al momento una giornata contrastata, con Wall Street che ha iniziato in rosso.
Per avere un quadro più documentato sulla portata degli interventi europei, bisognerà aspettare almeno la riunione del Bundestag, dove la fragile maggioranza di Angela Merkel dovrà difendere la sua linea di aiuti agli stati in difficoltà. Alcuni sostengono che non sarà una partita semplice per il cancelliere. Ma al momento i mercati scommettono su una ripresa politica europea e a metà giornata il Ftse Mib, il Dax tedesco e il Cac 40 francese sono in territorio negativo, rispettivamente dello 0,2%, dello 0,1% e dello 0,2%. Al momento una giornata contrastata, con Wall Street che ha iniziato in rialzo.