Alle 14 e 29 esatte, il Ftse Mib, con una brusca accelerazione al ribasso, è sceso sotto i 14mila punti. Oggi, per piazza Affari, e siamo solo a metà giornata, è più dura di ieri, di quello che è stato chiamato, con poca fantasia ormai, uno dei tanti “lunedì nero”. E’ infatti solamente piazza Affari che scende di quasi tre punti, le altre Borse europee traccheggiano a cavallo della parità, con poche perdite o con pochi guadagni. Si può dire che l’Italia sia veramente nel “mirino”, con persino la Spagna che fa dichiarazioni a “rischio diplomatico”: l’Italia non centrerà i suoi obiettivi con questa manovra. Il momento di emergenza lo si capisce dalle convulse riunioni romane, dalla ridda delle dichiarazioni. E se si sposta lo sguardo da piazza Affari al mondo intero non c’è da confortarsi. Le notizie che arrivano da oltre Atlantico non sono affatto buone. Si attende un discorso del presidente Barack Obama e uno anche del presidente della Fed, Ben Bernanke, ma si sa che il sistema bancario americano è guardato a vista e che i futures delineano una seduta molto problematica. In Europa non andiamo meglio, con i dati relativi alla crescita molto bassa del Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre. Comunque la sensazione è che, dopo le dichiarazioni di ieri, fatte da Jean Claude Trichet, e soprattutto da Mario Draghi, a mercato aperto, stia proprio scoppiando il “caso italiano”. La Bce da giorni non interviene più massicciamente sul mercato per acquistare i Btp italiani. Il mercato si è quasi convinto che, anzi, la Bce aspetti la manovra italiana per ritornare a intervenire. In questo modo, lo spread tra Btp e Bund è salito vertiginosamente fino a 380 punti. Oltre a queste pessime notizie, i listini di piazza Affari, in tutti i comparti, stanno scendendo in modo inquietante. Se i bancari e i finanziari, con Unicredit come esempio, si avvicinano ai minimi storici (0,70 il valore di un’azione della banca di piazza Cordusio), anche gli altri comparti, quello industriale (malissimo Fiat) e quello tecnologico stanno andando a picco. Non è chiaro che cosa stia succedendo in tutte le implicazioni.



L’ondata ribassista che ha investito, oggi, il mercato italiano è certamente dovuta ai problemi economici e finanziari del Paese. Ma, stando alle dichiarazioni che arrivano un po’ da tutte le parti, si comprende che nel mirino c’è anche il governo italiano. Non si può dimenticare che, solo 20 ore fa, l’agenzia Moody’s ha messo sotto la lente d’ingrandimento il debito italiano per decidere un possibile downgrade. Sono tutti fattori che accelerano il ribasso di piazza Affari. Vista nel grande quadro degli indici di tutte le Borse, oggi piazza Affari sembra una crisi nella crisi. Al momento, nel giro di un’ora e mezza, il Ftse Mib è sceso da una perdita di 1,8 per cento a una quota che oscilla intorno al meno 3 percento.

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