Per tutta la giornata i mercati europei sono rimasti in territorio positivo con rialzi significativi. Finalmente, dopo quattro sedute al ribasso, Piazza Affari ha segnato verde e, soprattutto, è risalita abbondantemente sopra i 14 mila punti nell’indice Ftse Mib, quando proprio ieri, nel primo pomeriggio, aveva perso quella quota e l’aveva riguadagnata faticosamente ma solo nel finale e per pochi pochi punti. Al termine della seduta di oggi, finalmente, il Ftse Mib segna un più 4,24 percento arrivando a 14mila e 645 punti. La percentuale di crescita è consistente, una performance si potrebbe dire, ma è meglio non parlare di rimbalzo, perché veniamo da giorni di autentica sofferenza. Il fatto positivo è che tutti i mercati europei sono andati bene. E’ risalito il Dax tedesco di oltre quattro punti e il Cac 40 francese del 3,63 percento. Anche Wall Street ha aperto bene e sta marciando in territorio positivo. Il problema che si è evidenziato oggi è che i mercati vivono, anche e soprattutto, di buone notizie, quelle che sopiscono le incertezze. Le buone notizie sono arrivate in prima mattinata, dai dati della produzione industriale tedesca, che sono andati oltre le aspettative. In più, e la cosa si aspettava da giorni con una certa apprensione, la Corte Costituzionale tedesca ha decretato che è legittimo che la Germania possa intervenire in aiuto di Stati europei in difficoltà. E quindi ha fornito una garanzia al cosiddetto salva-Stati. La stessa Angela Merkel, dopo la decisione dell’Alta Corte tedesca e dopo i dati sulla produzione industriale, ha ripreso a fare dichiarazioni uscendo dal silenzio di questi giorni, anche perché aveva incassato la sesta sconfitta elettorale di seguito. La Cancelliera tedesca ha ribadito il suo no agli eurobond (probabilmente per garantire una parte dell’opinione pubblica tedesca, che vede questi strumenti finanziari come il fumo negli occhi), ma ha anche precisato che l’euro non fallirà. Infine si è concessa un attestato di autostima: “La decisione della Corte conferma che la nostra politica è giusta”. Notizie positive venivano anche dall’ennesima correzione della manovra italiana, malgrado la ridda di voci al riguardo e la rissa sui singoli capitoli, rivisti e rivisitati. Da indiscrezioni riferite alla Bce, si dice che in linea di massima lo stesso Jean Claude Trichet, il presidente della Banca centrale, avrebbe espresso un parere sostanzialmente favorevole, anche se la dichiarazione ufficiale arriverà solo domani.
Infine, per concludere il capitolo della voci positive, il presidente statunitense, Barack Obama, ha fatto qualche anticipazione sul suo discorso atteso per domani. Nella sostanza, Obama sta varando un piano di 300 miliardi di dollari da destinare alla creazione di nuovi posti di lavoro, di fronte a un mercato americano del lavoro che è bloccato da oltre sei mesi.