Poteva essere un’altra buona giornata per piazza Affari e per le altre piazze europee. Alla fine è finita benino. L’apertura era stata incerta, in territorio negativo di pochissimo, ma poi Milano e Madrid si erano consolidate con costanza, fino ad arrivare alle 14, praticamente a metà seduta, con un rialzo, il secondo consecutivo in due giorni, dell’1,4 percento.
Già si conoscevano i dati Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e per lo Sviluppo economico, sulla frenata dell’economia, sulla “stagnazione” dice il rapporto dell’Ocse, con una revisione al ribasso del pil dell’eurozona e specificamente di Paesi come l’Italia, la Francia e anche la Germania. Se la crescita italiana, nel terzo e quarto trimestre è praticamente inesistente, uno 0,1 percento in più che colloca l’Italia nelle fascia bassa delle grandi economie, anche la crescita tedesca è molto ridotta rispetto alle stime precedenti. Insomma, l’Ocse ha ribadito e confermato quello che nei giorni scorsi avevano già annunciato il Fondo Monetario e gli altri grandi osservatori internazionali.
Le Borse sembravano in un primo momento non tenere conto di questi dati Ocse. Pareva che i mercati avessero già metabolizzato le revisioni al ribasso del pil di vari Paesi, con persino una contrazione dell’export tedesco in luglio, la locomotiva europea in questo settore.
Ma poco dopo le 14, a mercato aperto, interveniva Jean Claude Trichet, il presidente della Banca Centrale Europea, che si occupa soprattutto se non esclusivamente di inflazione, per compiti istituzionali. Il discorso di Trichet però puntava sulla difficoltà della crescita europea, sulla prima risposta dell’Italia, sulle stime al ribasso e sui rischi complessivi della situazione che stiamo vivendo. Concludendo infine con l’annuncio del mantenimento dei tassi attuali. La reazione dei mercati è stata immediata, come quella di soggetti in preda a nevrosi. Nel giro di un’ora, dal positivo sono passati in territorio negativo. Piazza Affari ha bruciato il rialzo dell’1,4 finendo a meno 0,5.
C’è voluto quasi un’ora perché i mercati si riprendessero e ritracciassero in positivo la seduta odierna. Il Ftse Mib di piazza Affari ha chiuso con un rilazo dello 0,7, a 14mila 748 punti, quindi vicino alla soglia dei 15mila punti.



Nel rush finale anche Francoforte è salita dello 0,5 percento e il francese Cac 40 dello 0,45 percento. L’unico listino europeo che è andato meglio è stato quello spagnolo, mentre Atene paga ancora le incertezze sul suo debito con una perdita consistente a fine giornata. Sull’altra sponda dell’Atlantico Wall Street sta in uno stato di incertezza. Ma la Borsa americana è in attesa del discorso del presidente Barack Obama per gli interventi promessi sul mercato del lavoro: 300 miliardi dollari. La crisi americana è esposta in questo momento a una disoccupazione alta e di lunga durata. I mercati aspettano una riposta.

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