Il prezzo di benzina e gasolio non sembra destinato a fermare la sua corsa. Oltre agli aumenti scattati con l’aumento delle accise stabilite dalla manovra finanziaria del Governo Monti, sono infatti arrivate anche le addizionali regionali, che la stessa manovra ha reso possibili per le Regioni. Una misura che nelle intenzioni dell’esecutivo, d’accordo con gli enti locali, servirà a finanziare il trasporto pubblico locali. Una tassa di scopo, quindi, che sta portando ad avere un prezzo dei carburanti differente da regione a regione, oltre che da benzinaio a benzinaio.



Per ora sono sei le regioni che hanno deciso di aumentare l’importa sui carburanti: Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Lazio e Umbria. In Abruzzo, invece, è stato deciso di abrogare l’addizionale introdotta all’inizio dell’anno scorso. Con le nuove accise regionali, nel corso del 2012 l’Italia sembra di fatto destinata a spaccarsi in due con dieci regioni che avranno addizionali (Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Molise, Puglia e Calabria) e dieci che invece non le avranno (Trentino Alto Adige, Friuli, Veneto, Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Abruzzo, Basilicata, Sicilia e Sardegna). Nel frattempo i prezzi alla pompa per il gasolio viaggia intorno agli 1,7 euro al litro, mentre per la benzina si arriva quasi a 1,74 euro al litro. Per il Gpl, invece, il prezzo si aggira a quota 0,74 euro al litro.



Intanto il Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, cui aderiscono alcune associazioni dei consumatori, chiede al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, di convocare un tavolo di confronto tra Unione petrolifera, associazioni dei gestori e dei consumatori, per cercare nuove regole che possano aumentare la concorrenza nella distribuzione dei carburanti e punire le speculazioni sui prezzi.

Ma oltre che influire sul prezzo del pieno per gli automobilisti, il caro benzina farà sentire i suoi effetti anche al supermercato. Secondo una stima della Coldiretti, l’86% per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma e ci saranno quindi rincari sul costo di latte, pasta e altri generi alimentari. Basti pensare che benzina, trasporti e logistica incidono complessivamente per circa un terzo sui costi di frutta e verdura. Solo nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – il caro gasolio ha provocato un aggravio di costi stimabile in 250 milioni di euro su base annua.



Che il costo dei carburanti sia diventato caro l’hanno capito anche i ladri. Nella notte, infatti, una colonnina self service nella periferia milanese è stata abbattuta con un camion e portata via da alcuni malviventi. Dato anche il periodo festivo, all’interno della colonnina ci sarebbero stati circa 13.000 euro.