Il Governo ha approvato il pacchetto di liberalizzazioni. Al termine del Consiglio dei ministri durato circa otto ore, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha spiegato in conferenza stampa che oggi sono state deliberate riforme strutturali per rimuovere due vincoli alla crescita dell’Italia: l’insufficiente concorrenza dei mercati (le liberalizzazioni appunto) e l’inadeguatezza delle infrastrutture (con altri specifici provvedimenti). Venerdì prossimo, in un nuovo Consiglio dei ministri, saranno approvate misure per eliminare la grande complicazione delle procedure amministrative.



Monti ha spiegato che le liberalizzazioni avranno vantaggi per gli italiani. In un momento in cui si chiedono loro sacrifici, si offre anche liberazione da tasse occulte, cioè da rendite di posizioni di privilegio, che avranno l’effetto di contenere il costo della vita. Il Premier ha anche spiegato che secondo le stime Ocse e Bankitalia se l’Italia arriverà a un grado di flessibilità e apertura pari a quello dei Paesi principali, come sta incominciando a fare con questi provvedimenti, la produttività potrebbe crescere fino al 10% e dello stesso ordine di grandezza aumenterebbe anche il Pil. Vantaggi ci sarebbero anche per i giovani, grazie alle possibilità di nuova occupazione offerta, secondo Monti, dai provvedimenti adottati. Vediamo ora di capire i provvedimenti attuati nei diversi settori dell’economia e categorie.



Taxi – Sarà l’Autorità dei Trasporti a decidere, città per città, sentiti i sindaci, se ridurre o aumentare le licenze. In caso di un aumento, ci saranno compensazione per i taxisti che hanno già una licenza. Alla nuova Autorità spetterà altresì dettare le regole, sentiti ancora i sindaci, che consentiranno la mobilità dei taxi da una città all’altra. Ci potranno essere anche licenze part time, ma non multiple.

Farmacie – I farmaci di fascia C non potranno essere venduti fuori dalle farmacie. Ci sarà anche un concorso per l’apertura di 5000 nuove farmacie per i farmacisti non titolari e potranno parteciparvi, vedendo riconosciuto il punteggio di servizio maturato, anche farmacisti che lavorano in ambito diverso da quello delle farmacie. Le Regioni avranno quattro mesi di tempo per presentare una pianta organica in modo che ci sia una farmacia ogni 3.000 abitanti. Se non bandiranno concorsi straordinari per le eventuali nuove aperture, il governo nominerà un apposito Commissario.



Benzinai – Fine dei contratti di esclusiva tra gestori e compagnie. Vi è inoltre la possibilità per i distributori di vendere anche prodotti di altro genere. Non ci saranno limiti per i self-service fuori dai centri abitati.

Edicole – Ci sarà possibilità per gli edicolanti di fare sconti sulle riviste e i prodotti venduti. Inoltre, potranno rifiutarsi di vendere i gadget allegati a giornali e riviste.

Ordini professionali – Reso attuativo il precetto dell’abolizione delle tariffe già previsto dalle liberalizzazioni di Bersani. I professionisti dovranno presentare un preventivo ai clienti. Il governo prevede anche un bando di concorso da tenersi ogni anno dal 2012 al 2014 per la nomina di 500 notai. Dal 2015, ci dovrà essere un concorso per coprire i posti che si renderanno disponibili. Per gli avvocati, invece, dei 18 mesi di tirocinio necessari per sostenere l’esame di Stato, sei potranno essere trascorsi nelle università.

Ferrovie – Salta la separazione della rete Rfi da Ferrovie dello Stato. Spetterà alla neonata Autorità dei Trasporti decidere se e in che termini sia necessaria questa separazione. Per le aziende ferroviarie non ci sarà più obbligo di aderire a un particolare contratto

Banche – Per le polizze sui mutui, le banche dovrà offrire al cliente la possibilità di scegliere tra più assicurazioni.

Rc Auto – Il prezzo delle assicurazioni potrà essere calmierato con sconti e franchigie per chi sceglierà di utilizzare una “scatola nera”.

Gas – Arriva la separazione di Snam da Eni. Nelle previsioni del Governo, questo dovrebbe portare a maggiori investimenti nella rete a una riduzione dei costi del gas.

Negozi – Non ci sarà la “liberalizzazioni dei saldi”. Resta in piedi la libertà degli orari di apertura degli esercizi commerciali, anche 24 ore su 24.

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