Piazza Affari torna a registrare segno meno, dopo due giorni consecutivi di rialzi. Il Ftse Mib cede lo 0,3% e il Ftse All Share lo 0,17%. Anche la borsa di Londra non brilla, con l’Ftse-100 che segna -0,15% a 5.691,15 punti. Idem Parigi, il cui indice principale, il Cac 40 perde lo 0,55% a 3.227,46 punti mentre a Francoforte l’indice Dax va sotto dello 0,41% a 6.141,26 punti. Chiude, invece, in rialzo l borsa di Tokio, con l’indice Nikkei che nella prima giornata di attività borsistica del 2012segna un +1,24%. Pessimo andamento per Unicredit in seguito alla comunicazione relativa al prezzo dell’aumento di capitale che ingloba una sconto pari al 43% sulle quotazioni di ieri. Il titolo è finito in asta di volatilità, registrando un calo teorico pari al 6,7 per cento. Il consiglio d’amministrazione della banca ha fissato a 1,943 euro per azione il prezzo della’aumento che «é stato determinato dal cda tenuto conto delle condizioni di mercato e incorpora uno sconto del 43% circa rispetto al prezzo teorico ex diritto sulla base del prezzo ufficiale di Borsa del 3 gennaio», si legge in un nota dell’istituto di credito. In particolare, nella riunione di questa mattina prima dell’apertura dei mercati,ha stabilito le condizioni e calendarizzato l’offerta di 3.859.602.938 nuove azioni per un controvalore di 7.499.208.508,53 euro. Le autorità daranno il via libera in giornata. No va meglio per le altre banche. Intesa Sanpaolo registra un -3,3%, Bper -3,3%, Mediobanca -3,1%, Ubi -2,8% ed Mps -2,6%. Sugli assicurativi regna l’incertezza, in particolar,e su Fondiaria Sai e Premafin. A provocarla, le complicate vicende di questi giorni della famiglia Ligresti, ai vertici delle due società. La ventilata definizione del piano di salvataggio, e la conseguente entrata di nuovi soci che ieri avevano galvanizzato il mercato, non si sono ancora palesati. Fondiaria sale sino al 7,42%, mentre Premafin anche oggi no è riuscita a fare prezzo, ed ha subito un rialzo teorico del 32%. Nel frattempo, lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi omologhi scede sotto i 500 punti base. Dopo una partenza in leggere rialzo, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e tedeschi a lunga scadenza si attesta attorno ai 494 punti, con un calo di 7 punti base rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento dei titoli italiani si colloca attualmente al 6,88%.
Lo spread tra titoli decennali francesi e Bund tedeschi è sui 138 punti mentre quello tra Bonos spagnoli e Bund a 336,5. In calo anche il Bund future. Dopo avere aperto a 138,20, è sceso a 138,01.