Allarme per i tanti che hanno un mutuo da pagare: giudicando da quanto emerge dal nuovo decreto fiscale, per moltissimi di loro diventerà praticamente impossibile ottenere nuovi sconti fiscali, quelli che permettevano fino a oggi di alleggerire la situazione economica personale e familiare. Il decreto stabilità infatti ha fissato due nuovi criteri per quasi tute le detrazioni. Il primo di questi criteri è la franchigia fissata a 250 euro e un tetto di 3mila euro. In questo modo il cittadino con un reddito superiore ai 15mila euro lordi perché quelli che con reddito inferiore a questa cifra non sono toccati dai nuovi regolamenti, potranno detrarre spese superiori solo ai 250 euro con limite massimo di 3mila. Il problema è che la quota reale che fa scendere l’imposta è quella del 19% del nuovo tetto, e cioè 570 euro. Lo sbarramento dei 3mila euro dunque sarebbe praticamente fittizio. Gli interessi sul mutuo di una prima casa infatti si mangiano via tutto quanto. E’ stato infatti calcolato che su 3,2 milioni di italiani che hanno un reddito lordo superiore ai 15mila euro e che nel 2011 hanno potuto detrarre 5,5 miliardi di interessi passivi, circa un milione di essi supera la soglia indicata su cui si calcola il 19% e questo solo con il capitolo inerente al mutuo. In questo modo gli sconti fiscali previsti fino a ieri su, ad esempio, spese per la scuola, veterinario, un funerale, premi assicurativi, la badante e molti altri, non si potranno più detrarre. In pratica, addio a tutti gli sconti fiscali. Fino a oggi infatti gli interessi passivi sul mutuo potevano essere detratti al 19% sulla base di un tetto pari a 4mila euro, arrivando al massimo di 760 euro. Il tetto viene adesso abbassato di mille euro con la nuova franchigia a 250 euro ed ecco perché la detrazione adesso sarà di 570 euro. Gli esperti calcolano una perdita netta di 190 euro a famiglia. Non solo mutuo poi: tutte le spese avranno un tetto non superabile pari al 19% da cui detrarre. Il danno per ogni famiglia sarà dunque ancora più elevato.
Un danno enorme per le famiglie italiane che si trovano di fronte a uno scenario inquietante, pensando alla crisi che già vivono per gli aumenti di tutti i costi essenziali del vivere e per la tassa sugli immobili.