Il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha firmato il decreto che approva il modello di dichiarazione agli effetti dell’Imu, l’imposta municipale propria, con le relative istruzioni. In una nota recentemente pubblicata sul sito internet del ministero si legge che il modello deve essere utilizzato, a decorrere dall’anno di imposta 2012, nei casi previsti dall’art. 13, comma 12-ter, del decreto legge 6 dicembre 11, n. 201, ed espressamente indicati nelle istruzioni stesse. Per quanto riguarda gli immobili per i quali l’obbligo dichiarativo è sorto dal primo gennaio 2012, resta  invece fissato al 30 novembre 2012 il termine per la presentazione della dichiarazione. Lo stesso Grilli ha fatto sapere al Tg1 che in tutti quei comuni in cui entro il 30 novembre non verranno stabilite le nuove aliquote Imu, il cittadino dovrà pagare l’imposta con l’aliquota già decisa dallo Stato. “I comuni hanno fino al 30 di novembre per decidere queste nuove aliquote. Non è che non sono in regola, non ha hanno ancora deciso”, ha detto il ministro, il quale è tornato poi a parlare della legge di stabilità, con cui “noi l’Iva la riduciamo”. E aggiunge: “Il Parlamento in realtà lo scorso dicembre aveva già deciso di aumentare di 2 punti l’Iva e quindi già nel sistema sarebbe dovuta scattare da domani la nuova Iva. Con la spending review di luglio abbiamo rimandato questo aumento a luglio prossimo e con questa legge di Stabilità, in parte dedichiamo risorse a limitare questo aumento già deciso di un punto. E quindi la nostra proposta è quella di ridurre l’Iva di un punto rispetto a quanto è già nel sistema e dedicare risorse alla riduzione delle imposte sui redditi e alla riduzione delle imposte dei salari di produttività”. Grilli, nel corso dello stesso intervento al Tg1, ha fatto sapere che il governo ritiene “che dall’anno prossimo, dal secondo trimestre del 2013 in avanti, torneremo a crescere”. “Questi grandi sforzi di riforma del nostro paese – ha poi aggiunto il ministro dell’Economia – le riforme strutturali, le abbiamo fatte proprio per quello, per uscire più forti dalla crisi”. “Abbiamo un contesto internazionale complicato, – ha detto ancora Grilli – l’economia mondiale ha rallentato e purtroppo un Paese come l’Italia da solo non può creare crescita. Siamo uniti al resto del mondo. Se però, come prevediamo, anche il resto del mondo riprenderà a crescere sarà un vantaggio per tutti”. 



Grilli conclude dicendosi convinto che dall’attuale crisi “usciremo più forti e torneremo a risparmiare”. “Questo è un anno di grande rallentamento e di fronte alla riduzione del reddito disponibile c’è anche una riduzione del risparmio”, ha detto ancora, spiegando poi che sia l’Italia che l’Europa devono tornare ad attrarre “il risparmio del mondo” e, per farlo, è opportuno far rinascere la “fiducia degli investitori verso il nostro Paese”.

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