Una buona notizia per i proprietari di case. Nei giorni scorsi il governo era stato perentorio. Aveva fatto sapere che non ci sarebbe stata alcuna proroga relativa alla famigerata Imu. Ora, invece, secondo quando prevede un emendamento al dl sui costi della politica approvato ieri in commissione bilancio, sarà possibile presentare la dichiarazione non più entro il 30 novembre, ma entro tre mesi di tempo a partire dalla pubblicazione del modello in Gazzetta ufficiale. Nel dettaglio, a quanto riporta il bollettino parlamentare, la parole «30 novembre» sono sostituite dalle parole: «entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di approvazione del modello di dichiarazione IMU e delle relative istruzioni».Tale modello deve essere presentato laddove si ravvisino delle modifiche rispetto alla dichiarazione Ici stilata in precedenza dai proprietari di case. Occorre tenere a mente che l’obbligo di dichiarazione non vige per le prime case, bensì, come sarà spiegato nel modello non appena sarà pubblicato, «nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune». Nel dettaglio, le modifiche riguardano l’ipotesi che l’immobile goda di riduzioni dell’imposta, quali, ad esempio, i fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico, quelli inagibili, quelli non utilizzati, quelli per i quali la riduzione dell’aliquota è stata stabilita dal comune, o laddove il Comune non disponga delle informazione e dei requisiti per poter verificare che l’adempimento fiscale sta venendo effettuato correttamente. Contestualmente all’approvazione in commissione Bilancio, il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha firmato, il 31 ottobre scorso, il modello di dichiarazione. Il ministro aveva, inoltre, spiegato al Tg1 che laddove l’amministrazione comunale, al 30 novembre, non avrà ancora emesso i decreti attuativi con i quali si stabilisce l’aliquota, a partire da quella fissata a livello nazionale, ed entro un range al rialzo e al ribasso, il contribuente pagherà l’Imu con l’aliquota decisa dallo Stato.



«I comuni hanno fino al 30 di novembre per decidere queste nuove aliquote. Non è che non sono in regola, non ha hanno ancora deciso», aveva fatto sapere il titolare del Tesoro.

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