Oggi, 17 dicembre 2012, è l’ultimo giorno per pagare l’ultima rata Imu. Vediamo le modalità possibili attraverso cui pagare l’Imposta municipale unica.
La prima è registrandosi al sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, all’indirizzo http://telematici.agenziaentrate.gov.it. In alternativa, ci si può recare in posta utilizzando l’apposito bollettino preparato da Poste italiane. Diversi uffici postali nella giornata di oggi resteranno aperti più a lungo del normale in modo da accettare tutti i pagamenti Imu. I clienti di Banco Posta possono anche effettuare il versamento dall’indirizzo web https://f24.poste.it/bpol/imu.aspx. Le partite Iva sono invece obbligate a pagare attraverso il modello F24 dal conto corrente on-line. Anche chi non ha la partita Iva può comunque versare l’Imu con il modello F24 presso la propria banca o con il conto corrente on line (se abilitato al pagamento).
La base imponibile dell’Imu si ottiene moltiplicando la rendita catastale, rivalutata del 25% per i terreni e del 5% per i fabbricati, per il coefficiente della categoria catastale. A quanti affittano la loro prima casa, pur non possedendone un’altra, si applicano le aliquote delle seconde case. Per la prima rata l’aliquota era dello 0,4% per la prima casa e dello 0,76% per le altre ed era stata fissata dallo Stato per l’intero territorio nazionale. Per il saldo l’aliquota è stabilita invece dai singoli Comuni. La stragrande maggioranza delle grandi città hanno scelto neanche a dirlo di applicare l’aliquota massima. Sul sito del proprio comune è possibile verificare qual è l’aliquota che bisogna utilizzare per il calcolo.
Il saldo dell’Imu verrà a costare al Nord Italia ben 3,6 miliardi di euro, contro i 2,1 miliardi della prima rata. I più tartassati sono però i romani, che spenderanno 639 euro a testa in quanto la Città capitale ha deciso di adottare l’aliquota massima, che si moltiplicherà per dei valori catastali più alti che in qualsiasi altro Comune. I milanesi pagheranno invece 427 euro a testa, e nella classifica dei Comuni più cari si collocano anche Rimini, Bologna, Torino, Padova, Verona e Napoli.
Le entrate tributarie complessive per lo Stato e i Comuni legate all’Imu saranno pari a 22 miliardi di euro, dei quali 10 miliardi andranno a Roma e 12 miliardi alle amministrazioni locali. Per i ritardatari è previsto il ravvedimento oneroso, cioè il pagamento di una penale pari al 3,75% della somma dovuta.