Il rapporto formulato dal Censis sull’anno ormai agli sgoccioli, mostra una situazione pesante per le famiglie italiane. Siamo davanti a dei redditi paragonabili al 1997, nel senso che non sono mai stati così bassi come da allora. E’ il ceto medio quello che appare colpito in modo evidente. E in questo senso a soffrire è la famiglia. Siamo davanti a dei consumi calcolabili nei 15.700 euro anno pro capite con una flessione pari al 2,8% nel primo trimestre e del 4% nel secondo. Non si risparmia praticamente più: nel 2008 la percentuale era calcolata nel 12 oggi è dell’8%. L’83% delle famiglie quando si reca a fare la spesa va in cerca dei punti più a buon mercato e comunque cerca sempre l’offerta al risparmio; il 65,8% viaggia meno di una volta per risparmiare i soldi della benzina. Il 42% proprio non viaggia più e il 39,7% ha rinunciato a comprare abbigliamento e calzature. Sono le tre “R”: “risparmio, rinuncio, rinvio”. C’è chi si è visto costretto a disfarsi di cose preziose, vendendo l’oro di famiglia ad esempio come hanno fatto 2,5 milioni di famiglie. C’è addirittura una cifra di undici milioni di italiani che si fanno in casa il pane e altri cibi per evitare di comprarli in negozio. La ricchezza cosiddetta finanziaria delle famiglie negli ultimi dieci anni è scesa da una media di 26mila euro a 15600 a famiglia, il che corrisponde a una diminuzione del 40,5%. La cosa che colpisce è che i ricchi sono diventati ancora più ricchi: le famiglie con una ricchezza finanziaria superiore a 500mila euro è raddoppiata, dal 6 al 12,5%, chi guadagna tra i 50mila e i 30mila euro, il cosiddetto ceto medio, sono scesi dal 66,4% al 48,3%. Capitolo lavoro: si sono toccate cifre di disoccupazione mai così alte. Ci sarebbero 2.753.000 persone con un aumento tra il primo semestre del 2011 e il primo del 2012 del 34,2%. La reazione a questo quadro drammatico? Secondo il rapporto Censis colpa di tutto questo è della politica: la rabbia è la risposta prevalente con il 52,3% delle risposte. La voglia di reagire invece è solo del 20,1% degli italiani. 



Nascono però nuovi modelli di impresa, come quelli legati alla Rete e si riscopre la cooperazione. Le cooperative infatti sono cresciute del 14% tra il 2001 e il 2011. L’età media di coloro che hanno dato vita a imprese nel mondo di Internet è di 32 anni con circa 800 nuove aziende nate nel 2011. 

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