Dopo la pausa per il 1° maggio, Piazza Affari chiude la seduta con il Ftse Mib in calo del 2,6%. L’indice è stato in rosso tutto il giorno e ad andare male sono stati soprattutto i titoli bancari, per i timori legati alle decisioni che l’Ecofin potrebbe prendere sui requisiti patrimoniali delle stesse. Inoltre si teme che possano arrivare dei downgrade sulle banche italiane da parte di Moody’s, che aveva annunciato per la prima parte di maggio un aggiornamento delle proprie valutazioni. Come se non bastasse, poi, sono arrivati i dati sulle nuove assunzioni nel settore privato negli Usa, che nel mese di aprile sono state inferiori alle aspettative: il dato è pari a 119 mila unità contro le 209 mila di marzo e le 175 mila attese. Aggiungiamoci poi che i dati comunicati oggi dall’Istat parlano di una disoccupazione record, soprattutto per i giovani italiani. A marzo, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile è arrivato al 35,9%, in rialzo di due punti percentuali rispetto a febbraio. Il tasso complessivo si ferma al 9,8%, in rialzo dello 0,2% rispetto al mese precedente, ma molto vicino alla soglia psicologica del 10%, che invece è già stata superata a livello complessivo dell’Ue (10,2%) e ancor più dell’Eurozona (10,9%).
Non è un caso quindi che sul paniere principale di Piazza Affari i titoli più in ribasso siano quelli bancari. Ubi Banca cede oltre il 7%, Mps perde il 6,6%, mentre Unicredit scivola al -5-5% e Bpm al -5,2%. Male anche Banco Popolare (-4,9%) e Intesa Sanpaolo (-4,6%). Tra i titoli peggiori va evidenziata anche la performance di Mediaset, che cede il 6,2%. Sul fronte dei rialzi, paiono interessanti quelli di Luxottica (+3,3%) e Pirelli (+1,9%). I titoli bancari spiccano anche tra i titoli più scambiati della giornata, con Intesa Sanpaolo in testa, seguita da Mpse Unicredit. Tanti anche i passaggi di mano per Enel (che cede oltre il 3,2%), Telecom Italia (-3%) e Fiat (-2,3%).
Insieme a Piazza Affari è andata male la giornata anche per la borsa di Madrid, che ha ceduto il 2,55%. Limitate invece le perdite di Francoforte (-0,8%), mentre Parigi è riuscita a chiudere in rialzo dello 0,4%.
Per quel che riguarda lo spread tra Btp e Bund, oggi si è tornati a sfiorare i 400 punti base, ma la situazione è poi migliorata e ora il differenziale tra i titoli di stato italiani e tedeschi e di poco inferiore ai 390 punti base.