In una intervista rilasciata al canale televisivo tedesco Zdf, Angela Merkel torna apparentemente sulle sue rigide posizioni dopo aver ceduto qualcosa in merito nelle ultime settimane. Il concetto di quanto espresso nel corso dell’intervista è che nei confronti dei Paesi più indebitati e in crisi non dovrà esserci alcuna solidarietà se non ci sarà un controllo stretto delle capacità dei Paesi stessi di rispettare le regole. L’Italia e la Germania, ha detto, dovranno prima firmare il trattato per il fondo salva Stati permanente Esm, fino ad allora le risorse non saranno più di qualche centinaia di miliardi che sono attualmente in dotazione allo Efsf. A proposito dell’Italia, Angela Merkel è sembrata voler mettere le mani avanti. Anche se il presidente dell’Eurogruppo ha chiarto ancora una volta che il nostro Paese non ha bisogni di aiuti, la Merkel ha detto che in caso venissero chiesti, l’Italia dovrà osservare le stesse regole di tutti gli altri che lo hanno fatto. Inoltre la Merkel si dimostra anche alquanto pessimista nei confronti della situazione; la crisi non è stata risolta, dice, e nulla si è deciso a proposito dei salvataggi delle banche. Chiedendo all’Europa di esse maggiormente impegnata sul piano del rigore. Torna dunque i rigore tanto caro al cancelliere tedesco. “Qualunque tentativo di dire ‘siamo solidali ma senza controllare nulla, senza alcuna contropartita’, non avrà alcuna possibilità con me o con la Germania” ha spiegato. La moneta comune, ha detto, significa che oltre ai vantaggi si sono anche degli obblighi e le decisioni politiche dei ogni singolo Paese si riflettono sugli altri Paesi. Nel ricordare che ci vuole maggiore rigore, ha poi detto che si “deve dare alle istituzioni europee più potere di agire contro chi (quei Paesi) che non rispettano le regole. Un controllo che sia vincolante e che non permetta di violare facilmente le regole che ci siamo imposte” . Nel corso dell’intervista Angela Merkel ha voluto ricordare come i tentativi messi in atto da alcuni governi dell’Eurozona al fine di rendere più morbidi gli sforzi per spingere verso un controllo congiunto delle politiche dell’eurozona per risolvere la crisi non avranno alcuna chance. Tutto il discorso relativo al salvataggio delle banche, ha voluto spiegare, no è statto deciso in alcun modo.