Prende forma il Fondo salva stati in funzione antispread: la Banca centrale europea sta studiando le procedure per spegnere gli incendi sugli spread che saranno discusse alla prossima riunione dell’istituto guidato da Mario Draghi in calendario il 6 settembre. Il meccanismo al vaglio dei tecnici dell’istituto di Francoforte vuole sostenere i paesi in difficoltà a finanziare il debito. La soluzione allo studio sarebbe quella di fissare un tetto massimo agli spread per ogni paese, superato il quale partiranno gli acquisti di titoli di Stato “made in Bce” chiamati ad abbassare i tassi dei paesi sotto l’attacco degli speculatori. Il valore “soglia” oltre il quale scatta l’acquisto non dovrebbe essere reso pubblico in modo da non dare riferimenti agli speculatori. A riportato è il tedesco Spiegel on line.
Il meccanismo funzionerà nel seguente modo: il paese il cui rendimento dei titoli di stato è eccessivamente elevato rispetto al decennale tedesco dovrà chiedere l’intervento del fondo salva-Stati (Efsf-Esm) in funzione anti-spread. Una volta avanzata la richiesta, verrà firmato un Memorandum tra istituzioni Ue e governo. Memorandum sul quale ci sarà un negoziato. È questo l’aspetto che genera più problemi perché il rifinanziamento del debito può avvenire a costo zero, senza diktat su nuove manovre e tagli spietati, oppure può avvenire a condizioni durissime. Bisogna vedere come saranno delineate le caratteristiche nei prossimi giorni prima del 6 settembre.
Ma la Bundesbank non è d’accordo. La banca centrale tedesca si opporrà all’acquisto dei bond da parte di Francoforte perchè fermamente convinta che la Bce che non può finanziare gli stati. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ieri ha rigettato l’idea di rifinanziare il debito degli stati attraverso la Bce dicendo che “se iniziamo a farlo, non ci fermeremo. È come quando uno comincia a risolvere i suoi problemi con le droghe”.
Settimana decisiva intanto per i destini della Grecia. Il premier Antonis Samaras mercoledì riceverà il presidente dell’eurogruppo Juncker e giovedì incontrerà la cancelliera Merkel a Berlino. Venerdì sarà a Parigi per incontrare il presidente francese Hollande.
L’obiettivo di Samaras è quello di ottenere due anni in più per i tagli richiesti. Oltretutto, secondo il tedesco Spiegel, la Grecia ha un nuovo buco nei conti di quasi 3 miliardi di euro che non riesce a ripianare. Un valore che innalza il totale dei tagli da effettuare da 11 a 14 miliardi.