“L’incontro è stato un buon inizio ma tanto resta ancora da fare”. Il cancelliere Angela Merkel, al termine dell’incontro avuto con il primo ministro greco, Antonis Samaras, ha sottolineato in conferenza stampa che il governo tedesco si aspetta che gli impegni assunti vengano rispettati. “Dobbiamo lavorare perché alla fine le realtà dei cittadini in Grecia e Germania siano uguali: non ci siamo ancora riusciti ma speriamo sia l’inizio”, ha aggiunto. “La Grecia è parte dell’eurozona, e vorrei che rimanesse nell’eurozona”, ha detto la cancelliera tedesca, secondo cui è però necessario attendere il rapporto della troika: “Il rapporto non c’è ancora – ha detto – dobbiamo aspettarlo. Io farò tutto il mio meglio perché la Germania possa aiutare nel modo migliore, perché gli impegni che la Grecia si è assunta possano essere poi mantenuti”. Dal canto suo, Samaras ha assicurato che “Atene rispetterà i suoi impegni”, dicendosi inoltre convinto del fatto che “il rapporto della Troika dirà che il nuovo governo greco può ottenere risultati”. “Noi vogliamo camminare sulle nostre gambe”, ha aggiunto il primo ministro ellenico, sottolineando che la Grecia non ha bisogno di altri aiuti, ma di “tempo per respirare”. “Nessuno è senza peccato”, ha affermato Samaras, deciso “a chiudere per sempre col passato e con comportamenti come l’evasione fiscale”. “Sono un economista – ha aggiunto – e credo che lo sviluppo sia il grande farmaco” per un paese come la Grecia. “Stiamo cercando di eliminare i due deficit” della Grecia, ha concluso, “quello di bilancio e quello di credibilità”. Intanto, come ha riportato il quotidiano Kathimerini, nelle ultime settimane in Germania è cresciuto notevolmente lo scetticismo nei confronti del futuro della Grecia nell’eurozona e la stessa Angela Merkel si è più volte dimostrata poco disponibile a discutere un’eventuale modifica degli accordi sottoscritti da Atene con la troika, al fine di ottenere nuovi aiuti da parte di creditori internazionali. 



Anche il sondaggio “Politbarometer” della seconda rete televisiva pubblica Zdf, mette in evidenza che meno di un terzo dei tedeschi (29%) è disposto a offrire alla Grecia il respiro di due anni chiesto dal premier Samaras, mentre il 4% afferma di non avere opinioni in merito. La percentuale è ancora più marcata quando si parla della concessione di  nuovi aiuti ad Atene: il 72% dei tedeschi rifiuta tale eventualità, al contrario  di quanto farebbe un tedesco su cinque (22%).



 

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