Dopo le dichiarazioni di ieri di Draghi, e lo scarso entusiasmo con i quale i mercati avevano recepito la notizia secondo cui i fondi antispread erano pronti (scarso entusiasmo dettato dalla consapevolezza che la misura, considerando la limitata potenza di fuoco degli strumenti, si rivelerà del tutto inopportuna a combattere la speculazione) le borse sembrano tornare sui loro passi. Gli indici sono schizzati in avanti. Episodio interpretato dai commentatori come il cambiamento di percezione degli investitori. Nell’arco di un giorno, potrebbero aver metabolizzato le dichiarazioni del presidente della Bce, ed essersi convinti del fatto che, tutto sommato, l’Eurotower non avrebbe potuto fare il passo più lungo della gamba e che sta procedendo nella direzione auspicata. Quella di fungere effettivamente da Banca centrale, intervenendo direttamente sui mercati laddove gli andamenti mostrino una tendenza sproporzionata rispetto all’economia reale. In ogni caso, dopo un tonfo di -4,64 punti percentuali, oggi Piazza affari chiude a +6,34% a quota 14.124 punti. In rialzo anche Parigi (+4,38%), Francoforte (+3,93%) e Londra (+2,21%). Va detto che è stata sottolineata pure la volatilità tipica di agosto e l’esiguità di volumi scambiati. A galvanizzare i mercati, come sempre, i dati proveniente dall’America, quelli sull’occupazione, in particolare. A luglio, infatti, si sono creati 163.000 posti di lavoro più. Ciò rappresenta l’incremento maggiore da febbraio. Nel dettaglio, il settore manifatturiero ha visto crescere i propri addetti di 25mila unità, mentre il comparto servizi sono di 49mila. I lavoratori della sanità, invece, salgono di 12mila unità, quelli del comparto utility di 8mila. Sta di fatto che sono andati particolarmente bene i bancari-assicurativi, con Mediolanum a far la parte del Leone (+16%); del resto, lunedì scorso, aveva distribuito i dati del primo semestre, rilevando un utile netto di 217,5 milioni (+125%). Bene anche Intesa Sanpaolo (+12,5%), Generali (+8,7%) e Unicredit (+8,4%). Viaggiano alla grande anche Enel (+6,2%) e Enel Green Power (+7,8%) Un po’ meno bene Ferragamo (+1,1%) e Tenaris (+1,9%).
Cala, frattanto, lo spread. Il differenziale tra i rendimenti dei btp decennali e dei bund tedeschi chiude a quota 460 punti, con un tasso del 6,017%. In mattinata veleggiava attorno a quota 500. In ribasso anche gli spread dei bonos spagnoli, con 535 punti e un rendimento sceso sotto la soglia psicologica del 7% (6,7%).