Si è svolta oggi a Siena l’assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi, l’istituto bancario nella bufera dopo lo scandalo derivati. Nel corso dell’incontro è stato dato il via libera alla prima iniziativa per aumentare il capitale sociale fino a 6,5 miliardi, cifra che servirà come garanzia per ottenere gli aiuti di Stato attraverso la sottoscrizione dei cosiddetti Monti Bond, su cui la banca pagherà un interesse crescente a partire dal 9%. L’iter consentirà alla banca senese di ottenere dallo Stato 3,9 miliardi, con cui potrà dunque far arrivare il livello del patrimonio a quello richiesto dall’autorità bancaria europea (Eba). Il prossimo via libera spetta invece al Tesoro, dopo il parere favorevole della Banca d’Italia, mentre successivamente toccherà all’Unione Europea valutare l’effettiva solidità del piano di ristrutturazione ipotizzato dal Monte dei Paschi. La delibera è stata approvata dopo oltre sette ore di assemblea, iniziata intorno alle 9 di stamattina e conclusa verso le 16.30, nel corso della quale hanno partecipato circa 370 soci, in rappresentanza di 942 aventi diritto (pari al 53,77% del capitale della banca). La proposta ha trovato invece il favore del 98,75% dei presenti, corrispondente al 52,11% del capitale sociale rappresentato. A sorpresa, in qualità di piccolo azionista (ne possiede 2), si è presentato all’assemblea anche Beppe Grillo, il quale ha immediatamente lanciato l’offensiva: “Serve una commissione d’inchiesta che prenda gli ultimi segretari dei Ds e dei Pd, dal 1995 ad oggi e si faccia dire dove sono andati a finire 14 miliardi di euro. Ci devono dare delle risposte”, afferma il leader del M5S, a cui risponde il presidentedi Mps, Alessandro Profumo: “Mi dica da dove viene questa indicazione? Qui non c’é nessun buco”. Grillo attacca poi lo stesso Profumo: “Lo conosco, è di Genova come me, faceva il casellante e studiava la notte. Ma ha un curriculum completamente inadatto per questo ruolo perché è indagato per frode fiscale. Oppure potrebbe essere quello giusto in questa situazione: è arrivato e la prima cosa che ha fatto è stato licenziare 4 mila persone e non ha denunciato i ladri”. 



Immediata anche in questo caso la replica: “Non rispondo agli attacchi personali: ho sempre detto che sono molto contento che si vada a giudizio così potrò dimostrare la mia estraneità”. All’assemblea, oltre a Beppe Grillo, era presente anche Giampiero Samorì, leader del Movimento Moderati in Rivoluzione, anche lui in qualità di azionista.

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