Si discute sulla service tax, come si sa ideata per prendere il posto dell’Imu. Secondo quanto detto fino a oggi essa dovrà anche mettere insieme l’imposta sui servizi, la Tasi, e quella sui rifiuti, la Tari. I comuni potranno decidere di propria iniziativa come modulare le aliquote. Si pagherà in quattro rate o in una sola volta nel mese di giugno. Quello che ancora il governo non ha deciso è il livello di aliquota massima. Al momento le ipotesi propendono per un’aliquota di partenza pari al 3 per mille, che corrisponderebbe a 30 centesimo al metro quadro. Il tetto massimo (calcolando di mettere insieme patrimonio, servizi e rifiuti) non dovrebbe superare l’attuale tetto massimo dell’Imu che corrisponde al 7,6 per mille sulla prima casa e al 10,6 sulle altre. Si pensa poi alla possibilità di deducibilità dell’Imu per imprese e professionisti mentre sulle case sfitte si tornerà ad applicare l’Irpef: gli inquilini saranno obbligati a pagare anche loro ma con un tetto massimo del 30%. 



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