Fiat ridimensiona i suoi target per il 2013 e annuncia di non voler cedere asset per pagare il fondo Veba, azionista al 41,5% di Chrysler con cui il Lingotto sta tentando la fusione. “Non cederò nulla, non penso sia necessario farlo”, ha detto Sergio Marchionne, il quale aveva comunque già fatto sapere che “eventuali novità sui target” sarebbero arrivate con la terza trimestrale. Fiat, infatti, prevede una chiusura d’anno con un utile della gestione ordinaria tra i 3,5 e i 3,8 miliardi di euro, mentre l’utile netto del trimestre è stato di 189 milioni, leggermente superiore a quello dello stesso trimestre dello scorso anno ma decisamente inferiore ai 265 milioni attesi. “Non chiuderemo le fabbriche per facilitare il predominio tedesco” sul mercato europeo, ha aggiunto l’amministratore delegato di Fiat, ricordando che “nel 2012 quattro grandi costruttori europei, fra cui Fiat, hanno perso 8 miliardi di dollari”. “Non vedo niente in termini di mercato che autorizzi motivi di ottimismo”, ha detto ancora, ma “ho visto in Europa alcune pratiche sui prezzi che non avevo mai visto dal 2004”. Il titolo è però caduto in Borsa: Piazza Affari, dopo uno stop al ribasso, cede il 4,46% a 5,58 euro.