Ridurre la pressione fiscale significa anche contrastare in modo decisivo il fenomeno dell’evasione fiscale. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervistato da Giovanni Minoli a Radio 24: abbassando le tasse, “indubbiamente ci sarebbe meno evasione per carenze di liquidità”, ha sostenuto Befera, confermando inoltre che potrebbe effettivamente esistere la cosiddetta “evasione di sopravvivenza” ipotizzata qualche mese fa dal vice ministro dell’Economia Stefano Fassina. “Penso di sì – ha detto – ma non so bene, non essendo evasore”. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha poi aggiunto che ci sono “vari tipi di evasione, noi cerchiamo di combatterli tutti con la massima intensità. In Italia bisogna pagare le imposte e se non ci fosse Equitalia non le pagherebbe nessuno. Che l’evasore sia un parassita della società è un dato di fatto”. Riguardo il lavoro di Euqitalia, “mi pare che qualcosa l’abbiamo recuperato”, ha detto Befera, “è stata abbattuta la forbice tra il reddito percepito e il reddito dichiarato. Ma l’evasione fa ancora parte della cultura italiana, bisogna cambiarla. Evadere non è furbizia, bisogna insegnarlo alle nuove generazioni. Siamo un Belpaese di evasori, speriamo di cambiare”. Infine viene smentito ogni eventuale passo indietro sul redditometro: “Assolutamente no”, ha concluso Befera, “abbiamo superato tutti i controlli con il Garante della Privacy, ora stiamo mettendo a punto le ultimissime particolarità”.