No all’aumento della benzina: le voci circolate in mattina e diffuse da agenzie come l’Ansa sono state al momento smentite dal governo. Anche noi avevamo ripreso tale notizia come si può leggere nelle righe sottostanti. Invece l’aumento di 6,5 centesimi al litro per pagare i cassa integrati e mantenere il deficit entro il 3% viene smentito in queste ultime ore dal governo. Stasera il consiglio dei ministri metterà comunque a punto la cosiddetta manovrina blocca deficit, vedremo quali saranno le misure prese. Come sempre, il governo ha messo a punto un nuovo aumento della benzina, pari a 6,5 centesimi al litro, per risolvere i problemi economici di vario tipo. Secondo la manovra che sarà sottoposta a giudizio nel tardo pomeriggio dal consiglio dei ministri, il deficit di bilancio che si cerca di fermare al 3% per non incorrere nelle ire europee, le nuove accise sui carburanti porteranno i tanti desiderati soldi che serviranno a vario scopo. Ad esempio: rifinanziamento della cassa integrazione in deroga degli ammortizzatori sociali in deroga e della carta acquisti; l’integrazione del fondo di solidarietà comunale per il 2013; disposizioni in materia di privatizzazioni, di società partecipate e di garanzia dello Stato e il fondo per l’immigrazione. L’aumento della benzina scatterebbe al momento dell’approvazione della nuova manovra e sarà di 6,5 centesimi per poi diventare dal primo gennaio 2014 fino al 31 gennaio 2015 di 3,5 centesimi al litro. Tornando al Cig in deroga, il governo promette 330 milioni. Altri 35 verranno destinati al fondo per la social card. Non solo la benzina: aumenti anche per gli acconti Ires e Irap, che passano dal 101 al 103% per il solo anno di imposta 2013.