Un risparmio pari a 1,5 miliardi di euro, è quello che il governo conta di fare mettendo in moto la attesa spending review già nel 2014. Le linee guida di questa operazione sono state trasmesse al parlamento dopo che il commissario straordinario Carlo Cottarelli le ha preparate. Obbiettivo è arrivare al 2017 con un risparmio di spesa pari a due punti del PIl rispetto a quello attuale. Ma vediamo i principali punti. Maggiore mobilità dei dipendenti pubblici con un sistema di incentivi per tutti quegli enti che faranno dei tagli. Questo dovrebbe succedere grazie a “l’esplorazione di canali di uscita e rivalutazione delle misure del turn over”. Altro passaggio importante l’incentivazione di “mobilità tra amministrazioni e funzioni” e corsi di formazione per “aumentare la flessibilità gestionale dei dirigenti pubblici”. Infine contenimento dei costi e miglioramento della qualità dei servizi. Saranno preparate apposite classifiche per mettere in buona o cattiva luce “i centri di spesa virtuosi e quelli meno efficienti”. L’obbiettivo di riduzione della spesa pubblica sarà in linea con la legge di stabilità: 3,6 miliardi nel 2015, 8,3 miliardi nel 2016 e 11,3 miliardi dal 2017.